La senatrice Michaela Biancofiore, nel corso del dibattito in Aula, ha saputo tener testa a Matteo Renzi

Palazzo Chigi ha smentito le ricostruzioni di stampa su alcune affermazioni attribuite al premier: "Preoccupano le ormai quotidiane notizie diffuse da alcuni media su fatti mai accaduti"
L'obiettivo è uniformare i servizi essenziali su tutto il territorio nazionale. Restano i nodi del finanziamento e dell'attuazione
“Si inginocchi la Presidente del Consiglio di fronte a questi uomini e a queste donne, altro che dileggiarli, vergogna", così il deputato del Partito Democratico Federico Fornaro a Meloni dopo la lettura in Aula del Manifesto di Ventotene. Camera (Alexander Jakhnagiev)
"Spero che da oggi il bilancio dare/avere tra il Paese e l'azienda non sia più un tema divisivo, ma un'opportunità per continuare questo percorso virtuoso insieme". Così John Elkann, Presidente di Stellantis, in audizione alla Camera. Camera (Alexander Jakhnagiev)
Il Manifesto scritto nel 1941 continua a essere oggetto di discussione per le opposizioni, che rinfacciano al premier di averne letto testualmente alcuni passaggi
L'Aula della Camera ha approvato la risoluzione della maggioranza relativa alle comunicazioni del Presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, sul Consiglio europeo che si terra' a Bruxelles da domani. Il documento, identico negli impegni all'Esecutivo a quello licenziato ieri dal Senato, ha ottenuto 188 voti favorevoli e 125 contrari (9 gli astenuti). Bocciate le sei risoluzioni presentate dalle opposizioni (su tutte, l'Esecutivo aveva espresso parere negativo). Camera (Alexander Jakhnagiev)
"Ci ritroveremo il prossimo 5 aprile a dire no a questo folle piano di riarmo europeo. Voteremo no alla vostra risoluzione vergognosa. Il ReArm è un piano folle, trappola per l'Italia". Così il leader dei 5 stelle Conte. Camera (Alexander Jakhnagiev)
"Ora viene fuori la polemica creata ad arte su Ventotene, eppure, in passato avete detto che i firmatari avevano idee chiare. Voi sfiorare l'irriconoscenza, Meloni è volata a Bruxelles, non vedeva l'ora. Ma se siede al Consiglio europeo è grazie a Spinelli, Rossi… Tutta l'Europa riconosce che quello è stato il progetto fondativo dell'Europa libera e democratica che abbiamo". Lo ha detto il presidente del M5s, Giuseppe Conte, nelle dichiarazioni di voto alla Camera sulle comunicazioni della premier. Camera (Alexander Jakhnagiev)
"Quando entri illegalmente già non le hai rispettate le nostre regole e difficilmente possiamo spiegare a queste persone che entrano illegalmente in Italia che vogliamo che vengano rispettate le nostre regole quando addirittura siamo chiamati a risarcire chi entra illegalmente in Italia". Lo ha affermato il presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, nella sua replica alla Camera sulle comunicazioni in vista del prossimo Consiglio europeo. Camera (Alexander Jakhnagiev)
"Sosteniamo gli sforzi di Trump, è un leader forte e autorevole che può imporre le condizioni per una pace giusta e duratura. Credo non vedremo le scene di debolezza occidentale che abbiamo visto in Afghanistan, la questione si gioca sulle garanzie di sicurezza”. Lo ha detto la presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, durante le repliche alla Camera sulle comunicazioni in vista del Consiglio Ue del 20-21 marzo. Camera (Alexander Jakhnagiev)
"La posizione del governo è chiara, noi abbiamo fatto le nostre valutazioni, il governo aveva chiesto lo scorporo delle spese difesa dal calcolo del Patto di stabilità. Oggi però non possiamo non porre il problema che l'intero Piano presentato dalla presidente della Commissione Ue von der Leyen si basa quasi completamente del debito nazionale degli Stati". Così la Presidente Meloni in Aula alla Camera. Camera (Alexander Jakhnagiev)
Rivolgendosi alle opposizioni, il presidente del Consiglio ha sostenuto di non aver chiara la loro l'idea di Europa, perché "nella manifestazione di sabato a piazza del Popolo e anche in quest'Aula è stato richiamato da moltissimi partecipanti il Manifesto di Ventotene
"Sono sempre contenta e ho grande rispetto per la partecipazione della manifestazione di piazza del Popolo sabato. È stato richiamato da moltissimi partecipanti il manifesto di Ventotene: spero tutte queste persone in realtà non l’abbiano mai letto perchè l’alternativa sarebbe spaventosa”. Lo ha detto la Presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, dopo aver letto alcuni passaggi del manifesto di Ventotene in aula alla Camera. Duarat 02_05 Chigi (Alexander Jakhnagiev)
“I Paesi alleati non cambiano in base a chi vince le elezioni”. Lo ha detto la presidente del Consiglio Giorgia Meloni nelle repliche alle comunicazioni alla Camera in vista del Consiglio europeo del 20 e 21 marzo. Meloni si è rivolta ai deputati del Pd, in particolare a Elly Schlein che ha dichiratao “Trump non sarà mai nostro alleato”, chiedendo: “Dobbiamo uscire dalla Nato? Dobbiamo uscire dal G7? Non avere rapporti bilaterali con Trump?”. Camera (Alexander Jakhnagiev)
"Non so che cosa volete che vi dica, mi spiace per voi che non avete evidentemente delle proposte da fare capisco perché quando eravate al governo l'Italia aveva dei problemi. Capisco che i cittadini sono preoccupati, lo sono anche io" e "non ho tempo per la vostra lotta nel fango. Gli italiani valuteranno come comportarsi e la discrasia che esiste tra le posizioni che tenete all'opposizione e le scelte fatte al governo, voi dall'opposizione siete antimilitaristi quando siete stati al governo vi siete comportati diversamente" approvando "il più alto aumento delle spese della difesa rispetto al Pil". Così la presidente del Consiglio Giorgia Meloni alla Camera. Camera (Alexander Jakhnagiev)
Meloni cita alcuni passi del Manifesto di Ventotene in Aula: “La rivoluzione europea per rispondere alle nostre esigenze dovrà essere socialista. La proprietà privata deve essere abolita, limitata, corretta, estesa non dogmaticamente, caso per caso. Nelle epoche rivoluzionarie in cui le istituzioni non debbono già essere amministrate ma create, la prassi democratica fallisce clamorosamente. Nel momento in cui occorre la massima decisione e audacia i democratici si sentono smarriti, non avendo dietro uno spontaneo consenso popolare, ma solo un torbido tumultare di passioni. La metodologia politica democratica sarà un peso morto nella crisi rivoluzionaria'. Il partito rivoluzionario attinge la visione e la sicurezza di quel che va fatto non da una preventiva consacrazione da parte della ancora inesistente volontà popolare, ma nella sua coscienza di rappresentare le esigenze profonde della società moderna. Dà in tal modo le prime direttive del nuovo ordine, la prima disciplina sociale alle nuove masse, attraverso questa dittatura del partito rivoluzionario si forma il nuovo Stato e attorno ad esso la nuova democrazia”. Polemica dell'opposizione, capitanata dal Pd che urla in Aula contro la premier. Lei conclude: “Non so se questa è la vostra Europa, ma certamente non è la mia”. Camera (Alexander Jakhnagiev)