Parlamento

“Non mi pare sia emersa finora la volontà di tenere conto di ciò che i cittadini hanno detto nelle urne. Nel metodo e nel merito. Relativamente al merito, mi sono permessa di far notare che consideravo surreale che nella prima riunione, seppure informale, del Consiglio Europeo successiva alle elezioni, alcuni si presentassero direttamente con le proposte di nomi per gli incarichi apicali, frutto delle interlocuzioni tra alcuni partiti, senza neanche fingere di voler aprire una discussione su quali fossero le indicazioni arrivate dai cittadini con il voto. Perché prima di discutere chi debba fare cosa, andrebbe discusso la cosa vogliamo fare, e solo successivamente andrebbe scelta la persona migliore per concretizzare quelle indicazioni. E questo mi porta al metodo. Come se i cittadini non avessero dato un'indicazione diversa, in queste ore come in campagna elettorale, da più parti si è sostenuto che non si debba parlare con alcune forze politiche che in queste elezioni sono, guarda un po', quelle che hanno visto crescere il loro consenso". Così il presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, nel corso delle comunicazioni alla Camera in vista della riunione del Consiglio europeo di domani e dopodomani a Bruxelles. Palazzo Chigi (Alexander Jakhnagiev)

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Meloni: Sono l'unica che ha vinto e sono stata esclusa dal tavolo Ue perché di destra

“Oggi si sceglie di aprire uno scenario completamente nuovo e la logica del consenso viene scavalcata da quella dei caminetti, nei quali alcuni pretendono di decidere per tutti. Una sorta di “conventio ad excludendum”' in salsa europea che a nome del governo italiano ho apertamente contestato e che non intendo condividere". Così il presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, nel corso delle comunicazioni alla Camera in vista della riunione del Consiglio europeo di domani e dopodomani a Bruxelles. Palazzo Chigi (Alexander Jakhnagiev)

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Meloni: "No caminetti e conventio ad escludendum, Ue rispetti indicazioni voto dei cittadini"

"Purtroppo anche oggi abbiamo un altro lutto sul lavoro", ha detto Ignazio La Russa in apertura di seduta d'Aula a Palazzo Madama, facendo riferimento alla morte di Giovanni Terrana e chiedendo un minuto di silenzio. "Non è purtroppo l'unica vittima di incidenti sul lavoro che si susseguono con un allarmante e inaccettabile frequenza", ha aggiunto il presidente del Senato. Senato (Alexander Jakhnagiev)

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La Russa chiede minuto silenzio per vittime del lavoro: "Inaccettabile frequenza incidenti mortali"

"Il Governo italiano di centrodestra si presenterà al vertice europeo con un fortissimo mandato popolare e un ritrovato orgoglio nazionale. Siamo tornati autorevoli e per questo dobbiamo rivendicare un portafoglio di rilievo nell'Unione e, quindi, un ruolo da protagonisti nelle prossime trattative per i vertici europei senza tentennamenti". Lo ha detto il senatore dell'Udc Antonio De Poli, questore dell'Assemblea di Palazzo Madama, intervenendo in dichiarazione di voto sulle comunicazioni del Governo in vista del prossimo Consiglio europeo. "Per tenere saldo il nostro progetto europeo -ha aggiunto- dobbiamo cambiare ora oppure non avremo molto altro tempo: lo si evince anche dalla disaffezione che i cittadini hanno dimostrato per questo voto praticamente in tutti i Paesi membri. Per farlo l'Italia -come Paese fondatore dell'Unione- dovrà avere un ruolo di massimo rilievo nel nuovo assetto istituzionale europeo perché riteniamo che così avremo capacità e forza per promuovere quel cambiamento che i cittadini, con il voto europeo, hanno sollecitato. Giochiamo una partita che vale il bene non di questo o di quel partito, ma dell'Italia e degli italiani". Senato (Alexander Jakhnagiev)

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De Poli (Udc): "Italia rivendica ruolo da protagonista in Ue"

"Oggi si è presentata in Aula ad occhi bassi, senza quella boria che in genere la contraddistingue. Ma il coraggio di dire la verità le è mancato: lo vuole dire agli italiani che il suo obiettivo lo ha fallito, presidente? Invece di invocare falsamente complotti e tradimenti della volontà popolare, lo dirà che non avete raggiunto la maggioranza come vaticinava, e che quelli che lei voleva mandare all’opposizione, ossia socialisti e liberali, hanno chiuso l’accordo, anche con i popolari, ossia con Forza Italia, senza di lei?". Lo ha dichiarato la vicepresidente del gruppo M5S al Senato, Alessandra Maiorino, intervenendo nell'aula di Palazzo Madama in dichiarazione di voto dopo le comunicazioni della presidente Meloni in vista del Consiglio europeo. "La sua spregiudicatezza ha portato l'Italia a doversi accontentare che forse ci tirino un osso: una vicepresidenza o comunque nulla più del minimo sindacale. Frattanto il suo amico Viktor Orban ha già tuonato che voterà contro. Dopo questa figuraccia di proporzioni mondiali, Giorgia Meloni si prepara a fare accordi sottobanco con la vituperata sinistra, tradendo la sua famiglia europea dei Conservatori, e dunque scenderà a patti con il Partito Democratico e con i Macroniani, sempre che questi lo consentano, visto il gelo totale tra Francia e Italia, oppure condannerà il nostro Paese alla assoluta ininfluenza? Bel dilemma: tradire o sparire", ha detto. Senato (Alexander Jakhnagiev)

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Maiorino (M5s): "Meloni al bivio tra tradire o sparire"

"Purtroppo in molti degli interventi ho sentito questo ragionamento, per esempio su quando arriva il patto di stabilità mi si dice 'dovete fare la legge altrimenti avremo dei problemi, mi si sta dicendo che in Europa funziona così. Mi si sta dicendo che l'Europa aiuta o non aiuta gli stati membri, utilizza una linea o un'altra linea se ci si piega o non ci si piega a quello che una presunta maggioranza ha deciso. Signori è outing. Qui si sta facendo outing". Lo dice Giorgia Meloni, in Senato per le repliche dopo le comunicazioni in vista del Consiglio Ue. "Penso che sia grave sostenere 'presidente Meloni voti il pacchetto e vada a trattare per l'Italia". Senato (Alexander Jakhnagiev)

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Meloni: "Italia si deve piegare a decisioni già assunte? State facendo outing"

L'Europa si è illusa che la pace avuta nel continente fosse qualcosa che si poteva dare per scontato: "un giorno ci siamo svegliati e abbiamo scoperto che scontato non era". Lo ha detto la presidente del Consiglio Giorgia Meloni nelle repliche al Senato alle comunicazioni in vista del Consiglio europeo del 27 e 28 giugno. "Se chiedi a qualcuno di occuparsi della tua sicurezza" è "un qualcosa che ha un costo: lo abbiamo scoperto noi italiani e lo ha scoperto l'Europa, che ora deve correre ai ripari", ha detto la premier. Camera (Alexander Jakhnagiev)

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Meloni: "Europa si è illusa che la pace fosse qualcosa che si poteva dare per scontato"

"Quello che noi vediamo oggi è che ci sono tre partiti che si considerano una maggioranza e che distribuiscono alcuni incarichi apicali. Maggioranza? Lo vedremo in Parlamento, senatore Delrio... Lo vedremo in Parlamento con il tempo". Lo dice Giorgia Meloni, in Senato per le repliche dopo le comunicazioni in vista del Consiglio Ue. "Si considerano una maggioranza ma io credo che quella maggioranza sia molto fragile ma non è questo il tema che mi interessa. Il problema è che in teoria le istituzioni europee non funzionano così. Quando gli incarichi apicali delle istituzioni europee sono stati immaginati non sono stati immaginati in una logica di maggioranza e opposizione. Sono stati immaginati come incarichi neutrali che dovevano garantire tutti, oggi, i 27 Stati membri". Camera (Alexander Jakhnagiev)

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Meloni: "Maggioranza Ue fragile, lo vedremo in Parlamento..."
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