Parlamento

“Non vi siete fatti problemi di coscienza quando avete stabilito la Via della Seta con la Cina e non vi preoccupavano i diritti umani in Venezuela quando il Movimento 5 Stelle scodinzolava da Maduro. E non vi siete preoccupati nemmeno dei diritti umani in Libia quando il 2 febbraio del 2017 Gentiloni e Minniti firmavano il memorandum tra Italia e Libia, o il 2 febbraio 2020 quando a confermare il memorandum c’erano Conte e il Pd”. Così Giovanni Donzelli in Aula alla Camera. Camera (Alexander Jakhnagiev)

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Donzelli: "Pd coi libici, M5s con Cina e Maduro. Non vi preoccupavano i diritti umani?"

“Nordio ha detto che non è il passacarte della Corte penale internazionale. Questo probabilmente è vero. Però delle due, l’una. O lei è il passacarte del governo o lei è responsabile di questo disastro e deve dimettersi. Se non è il passacarte della Corte Penale internazionale lo è del governo. Se non lo è nemmeno del governo questo disastro lo ha fatto lui”. Così il capogruppo del Pd al Senato, Francesco Boccia, intervenendo in Aula a Palazzo Madama. Senato (Alexander Jakhnagiev)

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Boccia (Pd): "Se non è un passacarte, Nordio è responsabile del disastro. Si dimetta"

"Il cittadino libico noto come Almasri non è mai stato un interlocutore del Governo per vicende che attengono alla gestione e al contrasto del complesso fenomeno migratorio. Smentisco nella maniera più categorica, che, nelle ore in cui è stata gestita la vicenda, il Governo abbia ricevuto alcun atto o comunicazione che possa essere, anche solo lontanamente, considerato una forma di pressione indebita assimilabile a minaccia o ricatto da parte di chiunque". Lo ha detto il ministro dell'Interno, Matteo Piantedosi, durante l'informativa urgente del Governo in merito all'espulsione del libico Almasri in Aula al Senato. Senato (Alexander Jakhnagiev)

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Caso Almasri, Piantedosi: "Dalla Libia nessuna pressione o minaccia"

"Stiamo assistendo a una gigantesca sagra dell'ipocrisia. Ogni governo ha avuto a che fare con i tagliagole, se non raccontiamo questo stiamo raccontando una menzogna. Non si possono sostenere certe cose, è insopportabile. La dignità dello Stato è stata svilita, le istituzioni si sono contraddette. Abbiamo fatto fare a questo bandito un carosello infamante in Libia, almeno mollatelo nel deserto non a casa sua davanti ai suoi sostenitori". Lo ha detto Carlo Calenda, in aula al Senato, sul caso Almasri. Senato (Alexander Jakhnagiev)

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Caso Almasri, Calenda: "Gigantesca sagra dell'ipocrisia, almeno mollatelo nel deserto"

“Il mandato d’arresto della Corte dell’Aja nei confronti di Osama Njeem Almasri è arrivato in lingua inglese senza essere tradotto, con una serie di criticità che avrebbero reso impossibile l’immediata adesione del ministero alla richiesta arrivata dalla Corte d’appello“. Così Nordio riferendo alla Camera sul caso Almasri. L'opposizione lo ha contestato, tanto che è dovuto intervenire il Presidente Fontana per riportare l'ordine. Camera (Alexander Jakhnagiev)

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Caso Almasri, Nordio: "Mandato d'arresto arrivato in inglese con criticità". Bagarre in Aula

“Osama Njeem Almasri non è mai stato un interlocutore del governo per vicende che attengono alla gestione e al contrasto del complesso fenomeno migratorio. Smentisco, nella maniera più categorica, che, nelle ore in cui è stata gestita la vicenda, il governo abbia ricevuto alcun atto o comunicazione che possa essere, anche solo lontanamente, considerato una forma di pressione indebita assimilabile a minaccia o ricatto da parte di chiunque, come è stato adombrato in alcuni momenti del dibattito pubblico sviluppatosi in questi giorni”. Così il ministro dell’Interno, Matteo Piantedosi, nella sua informativa alla Camera sul caso Almasri. Camera (Alexander Jakhnagiev)

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Piantedosi: " Almasri mai nostro interlocutore sui migranti. Nessun ricatto al Governo"
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