Quello tra Stati Uniti e Israele non è un legame soltanto politico o strategico. A spiegarlo a Gli Occhi delle Guerra è Morris Mottale, professore di Relazioni Internazionali, esperto di Medio Oriente e presidente di facoltà presso il dipartimento di scienze politiche della Franklin University, università americana con sede in Svizzera. Washington e Tel Aviv considerano le proprie missioni come messianiche e universali e condividono un insieme di valori economici e confessionali che affondano le proprie radici nell’interpretazione calvinista dell’ Antico Testamento
Nella giornata in cui l’Inviato Speciale dell’Onu, Staffan De Mistura, si è rivolto a Stati Uniti eRussia affinché i due paesi esercitino la loro influenza per salvare quel che rimane del cessate il fuoco entrato in vigore lo scorso 27 febbraio, le prospettive per una stabilizzazione della Siriasembrano allontanarsi
La candidata democratica punta all'eliminazione di Assad e a smembrare la Siria. In caso di vittoria sarà guerra con Putin
Si chiama Chillchella, ed è il brunch più sexy d'America. Si tiene ogni anno a Palm Springs. Decisamente un evento da non perdere
Alla vigilia della prosecuzione dei negoziati di pace per la Siria, che si terranno a Ginevra a partire da oggi e dai quali non si attendono significativi sviluppi, emergono alcuni segnali importanti da parte degli attori presenti più o meno indirettamente nel conflitto siriano.
Barack Obama è in questi giorni in visita negli Emirati Arabi
Il futuro comandante delle forze Usa in Europa: "Putin ci contrasta. Deve capire che ad ogni azione corrisponde una reazione"
Russia e America non si stanno combattendo solamente in Siriae in Ucraina. Esiste anche unaguerra nascosta che si combatte tra i fondali marini. Una guerra fredda, se vogliamo, per la supremazia marittima. Già a fine dicembre avevamo parlato di un importante dossier dei servizi segreti americani russi in cui veniva segnalato un incremento significativo della potenza navale russa
Cos’è successo a David Cameron? O meglio: perché è caduto in disgrazia con gli Stati Uniti? Il mutamento è tanto inaspettato quanto rilevante eppure è stato colto solo in parte dai media
I contadini afghani la chiamano giang-i-tariàk, la guerra dell’oppio. Una guerra che, nonostante la distanza, ci riguarda. Le conseguenze di quello che è successo nel martoriato Afghanistan, infatti, giungono fino a noi. Fino all’Europa e – soprattutto – fino all’Italia. Ma in che modo? Con quella che Enrico Piovesana, giornalista ed autore di Afghanistan 2001-2016: la nuova guerra dell’oppio(Arianna Editrice, pp. 96 euro 8,90), chiama “il ritorno dell’eroina”. E il nostro Paese è il secondo mercato in Europa – dopo la Gran Bretagna – di questa micidiale sostanza prodotta grazie alle piantagioni di papavero nelle montagne del Paese asiatico