America

Quello tra Stati Uniti e Israele non è un legame soltanto politico o strategico. A spiegarlo a Gli Occhi delle Guerra è Morris Mottale, professore di Relazioni Internazionali, esperto di Medio Oriente e presidente di facoltà presso il dipartimento di scienze politiche della Franklin University, università americana con sede in Svizzera. Washington e Tel Aviv considerano le proprie missioni come messianiche e universali e condividono un insieme di valori economici e confessionali che affondano le proprie radici nell’interpretazione calvinista dell’ Antico Testamento

Luca Steinmann
Ecco perché l'America ​ha sempre difeso Israele

Nella giornata in cui l’Inviato Speciale dell’Onu, Staffan De Mistura, si è rivolto a Stati Uniti eRussia affinché i due paesi esercitino la loro influenza per salvare quel che rimane del cessate il fuoco entrato in vigore lo scorso 27 febbraio, le prospettive per una stabilizzazione della Siriasembrano allontanarsi

Matteo Bressan
"L'America deve riflettere sui disastri fatti in Iraq"

Si chiama Chillchella, ed è il brunch più sexy d'America. Si tiene ogni anno a Palm Springs. Decisamente un evento da non perdere

Redazione
Il brunch più bollente d'America

Alla vigilia della prosecuzione dei negoziati di pace per la Siria, che si terranno a Ginevra a partire da oggi e dai quali non si attendono significativi sviluppi, emergono alcuni segnali importanti da parte degli attori presenti più o meno indirettamente nel conflitto siriano.

Matteo Bressan
Siria, tutte le manovre delle potenze in campo

Russia e America non si stanno combattendo solamente in Siriae in Ucraina. Esiste anche unaguerra nascosta che si combatte tra i fondali marini. Una guerra fredda, se vogliamo, per la supremazia marittima. Già a fine dicembre avevamo parlato di un importante dossier dei servizi segreti americani russi in cui veniva segnalato un incremento significativo della potenza navale russa

Matteo Carnieletto
Tra Russia e America ora è guerra sottomarini

Cos’è successo a David Cameron? O meglio: perché è caduto in disgrazia con gli Stati Uniti? Il mutamento è tanto inaspettato quanto rilevante eppure è stato colto solo in parte dai media

Marcello Foa
Ora Cameron non è più il miglior amico degli Usa

I contadini afghani la chiamano giang-i-tariàk, la guerra dell’oppio. Una guerra che, nonostante la distanza, ci riguarda. Le conseguenze di quello che è successo nel martoriato Afghanistan, infatti, giungono fino a noi. Fino all’Europa e – soprattutto – fino all’Italia. Ma in che modo? Con quella che Enrico Piovesana, giornalista ed autore di Afghanistan 2001-2016: la nuova guerra dell’oppio(Arianna Editrice, pp. 96 euro 8,90), chiama “il ritorno dell’eroina”. E il nostro Paese è il secondo mercato in Europa – dopo la Gran Bretagna – di questa micidiale sostanza prodotta grazie alle piantagioni di papavero nelle montagne del Paese asiatico

Fabio Polese
Afghanistan, lato oscuro ​della guerra americana
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