Il giornale online Libya Herald ha dato voce a Reda Fhelboom, giornalista libico che ha vissuto per anni a Manchester. "La Gran Bretagna concede loro asilo - ha detto - e ora paga il prezzo per aver trascurato la loro ideologia estremista"
Si chiamava Raphael Hostey, ma si faceva chiamare Abu Qaqa al-Britani da quando era andato in Siria a combattere. E con questo nome reclutava a Manchester, città dove era cresciuto, centinaia di uomini da spedire nelle terre del sedicente Califfato o da usare negli attentati su suolo britannico
Gli attentati come quello avvenuto poche ore fa alla Manchester Arena, alla fine del concerto di Ariana Grande, sono stati teorizzati da circa tre anni
Le due 16enni hanno scelto il Califfato. Le loro coetanee ora muoiono sotto i colpi degli estremisti
Salman Abedi si è fatto saltare in mezzo ai ragazzini dopo il concerto. Per la polizia avrebbe agito da solo: altri tre fermi
L'attentato durante il concerto di una «teen-idol» alza ancora di più l'asticella delle nostre angosce
Abedi studiava economia ed era noto all’MI5
Dietro l'attacco al concerto di Ariana Grande un 23enne già noto alla polizia. In un video la sua rivendicazione: "In nome di Allah, questo è solo l'inizio"
Il premier britannico Theresa May ha innalzato il livello di allerta terrorismo al grado più alto portandolo da "grave " a "critico"
Il kamikaze è un 23enne anglo-libico noto alla polizia. 120 feriti, tra cui 12 bimbi con ferite gravi. Il Califfato rivendica