Il sindaco della Capitale sa di aver allungato i tempi per riparare le strade ma per le gare sono necessari diversi mesi
Una buca nell'asfalto può creare gravi danni: ecco un esempio.
In mancanza di risorse, Marino pensa di pagare gli appaltatori con 300 milioni di edifici pubblici
"Fuossbook: fotografa il fosso e postalo su Facebook", questa l'idea lanciata dal think tank Giovani in Corsa, che attraverso la raccolta di tutte le buche di Napoli con l'hashtag #fuossbook vuole denunciarne l'inagibilità. "Fuossbook – dichiara Renzo Mariniello, presidente di Giovani in Corsa – nasce dall’esigenza di denunciare la cronica impraticabilità delle strade di Napoli. Nonostante i ripetuti annunci dell’amministrazione comunale ed i disastrosi, lacunosi ed estemporanei interventi di manutenzione stradale che non resistono due giorni di pioggia, la situazione è sempre peggiore". Già solo in mattinata sono arrivate decine di foto dalle zone più disparate, corredate da una cartolina con scritto "Saluti da..." e da tutti i ragazzi che hanno preso a cuore la situazione. L'invito a segnalare, ovviamente, è aperto a tutti, e una volta raccolte abbastanza testimonianze verrà tutto indirizzato al comune di Napoli.
Nella Milano di Giuliano Pisapia le buche stradali, si sa, non mancano. Complici anche le forti piogge delle scorse settimane, centauri ed automobilisti milanesi si sono dovuti trovare spesso a fare i conti con vere e proprie voragini. Ora che è giunto il momento di ripararle, per rifare il manto stradale il comune ricorre non al classico asfalto, ma a un nuovo sistema "a cerotto", denominato emulsione bituminosa a rottura controllata, che viene applicato con la cazzuola per riempire le varie buche. "È un intervento preventivo che può garantire due o tre anni di vita in più alle strade, con risparmi considerevoli nelle spese di manutenzione", commenta orgogliosa l'assessore Carmela Rozza