Il ragazzo che ha gettato la piccola nel burrone sarebbe affetto da problemi psichiatrici e verrà sottoposto a perizia forense
In Spagna, il dipendente di un negozio di elettrodomestici si è fatto riprendere mentre lanciava un frigo in un burrone e ha messo il video su internet. Rischia fino a 100 mila euro di multa (e la Guardia Civil lo ha obbligato a recuperarlo)
Il giovane era stato visto dalle guide del Vesuvio già nei giorni scorsi, che girovagava da solo, con l’obiettivo di arrivare fino in cima. Il 35enne sembra soffra di disturbi psichici
Arrivati in fondo alla scarpata i vigili del fuoco hanno scoperto che in macchina c’erano due ragazze, una di 28 anni e l’altra di 26 anni, che miracolosamente erano ancora in vita
L'autobus che il 28 luglio 2013 precipitò dal viadotto Acqualonga della A16 Napoli-Canosa, nel tratto ricadente nel comune di Monteforte Irpino ( Avellino), era preceduto da due auto, una delle quali trainava l'altra con un cavo; circostanza, questa, che potrebbe aver determinato lo sbandamento dell'autobus e l'incidente nel quale persero la vita 40 persone. E' quanto si evince da un video recuperato dell'avvocato Sergio Pisani, difensore di Gennaro Lametta, titolare dell'agenzia Mondo Travel e proprietario del bus, imputato per omicidio colposo plurimo e disastro colposo nel processo in corso al Tribunale di Avellino.Le immagini sono quelle registrate da una telecamera puntata sul tratto autostradale nel quale avvenne la tragedia. In occasione della prossima udienza, prevista il 25 novembre, "rappresenterò tutto questo al giudice e chiederemo una perizia su questo nuovo elemento", annuncia all'Adnkronos l'avvocato Pisani. La difesa duqnue prova a riaprire il caso e a mettere in dubbio la tesi degli inquirenti che invece parlano di un guasto strutturale nella parte posteriore del veicolo.
Un burorne. Oltre la strada, niente. La denuncia è stata postata su Facebook da Fabio Armeli, un automobilista che in quel momento stava percorrendo la strada provinciale 53 che porta da Alia a Sclafani Bagni, in provincia di Palermo
Era scesa per una passeggiata lungo le rive di un fiume andaluso che scorre all'interno di una specie di canyon. E' sopravvissuta bevendo l'acqua del fiume e cibandosi di qualche (rara) radice commestibile. Il suo recupero, effettuato dalla Guardia Civil è stato reso difficile dalla zona impervia e dalla debolezza della donna