Dopo le tensioni sull'intervento militare italiano al fianco della Nato in Libia e le minacce del Senatùr ("O il Pdl vota la nostra mozione o cade il governo"). Domani vertice tra i capigruppo dei due partiti in vista del voto in parlamento. Il premier: "Non credo ci saranno difficoltà". Bossi ottimista
Dopo le dichiarazioni distensive di alcuni esponenti della Lega, come quelle del ministro Calderoli, che davano per acquisita la pace tra Pdl e Lega Nord, torna la tensione tra Pdl e Lega. Umberto Bossi torna alla carica e dice: "Se Berlusconi non voterà la mozione vuol dire che vuol far saltare il governo". Il Senatùr torna poi a parlare dei raid in Libia: "Non servono a niente, ammazzi solo la gente. Poveracci, sono poi costretti a scappare". Domani vertice del Pdl a Palazzo Chigi per fare il punto sul nodo delle mozioni
Il premier chiarisce con Tremonti. E trova la quadra con la Lega. In settimana il Pdl potrebbe votare la mozione del Carroccio con alcune modifiche
Roberto Calderoli è ottimista: il conflitto fra Lega nord e Pdl sulla questione dei bombardamenti contro la Libia "si sta avviando verso una soluzione". Il ministro della Semplificazione: "La nostra mozione metterà tutti d'accordo: impegna il governo a fissare un termine entro il quale far cessare qualsivoglia azione militare". Dello stesso parere il presidente del Consiglio: "La mozione presentata dalla Lega è un contributo costruttivo e pragmatico per trovare la soluzione al dibattito in corso tra le forze politiche sulla vicenda libica"
Il Carroccio chiede una data certa per lo stop alle ostilità. Il Colle rassicura: il dissenso non mette in pericolo il governo. La strategia del presidente del Consiglio: evitare la conta alla Camera. Sulla Padania di oggi la mozione che presenterà la Lega per uscire dal conflitto
Bossi dal palco della Lega a Milano: "Martedì presenteremo una mozione per l'uscita dal conflitto". Ma Berlusconi: "Con il Carroccio stiamo risolvendo i problemi". Silvio ammette l'errore di comunicazione. L'Idv vuole lo scontro. La Nato: primi attacchi dell'Italia a buon fine
Prima missione
dei caccia italiani per colpire gli obiettivi militari in Libia. Berlusconi al Quirinale. Napolitano: "La partecipazione italiana in base alla risoluzione Onu e al voto già espresso dal parlamento". La Lega è furiosa. Calderoli tuona: "Di male in peggio". Il Cavaliere tende la mano: "Ricuciremo". E conferma piena fiducia a Tremonti. Pd, Terzo polo e Idv presentano mozioni alla Camera. SONDAGGIO La crisi della maggioranza si risolverà entro breve?
Il premier: "Riconfermo la piena fiducia nel ministro Tremonti. Proprio oggi abbiamo approvato il Documento Economico Finanziario". Al centro del dibattito l'editoriale di Alessandro Sallusti: "Tremonti aizza la Lega"
Dietro allo strappo del Carroccio ci sarebbe la manina del ministro dell'Economia che vuole vendicarsi della nomina di Draghi alla Bce e dell'Opa francese su Parmalat. E i lumbard adesso vanno in tilt. Reguzzoni: "Noi con il governo". Maroni: "Si voti"
L'Italia conferma il proprio appoggio alla missione Nato. Otto aerei pronti per i raid mirati: potranno bombardare o lanciare i missili di cui sono dotati. La Russa alla Camera: "Misura necessaria per la sicurezza del popolo libico". La Lega fa slittare la riunione del Cdm, poi ci ripensa. Reguzzoni in aula: "Stiamo con il governo". Ma Maroni: "Il premier ha sbagliato, non siamo qui a schiacciare pulsanti. Serve un nuovo passaggio in aula". E l'opposizione pensa a una mozione da votare in aula