La violenza, avvenuta davanti alla stazione ferroviaria di Avezzano, sarebbe stata compiuta da un marocchino al culmine di una lite per futili motivi

La violenza, avvenuta davanti alla stazione ferroviaria di Avezzano, sarebbe stata compiuta da un marocchino al culmine di una lite per futili motivi
Momenti di panico per i testimoni che si sono trovati a passare nelle vicinanze del luogo in cui è scoppiata la violenta rissa. Incuranti della presenza di altre persone, i tre stranieri hanno continuato a scontrarsi con calci, pugni, colpi di cintura e cocci di bottiglia
Più grave il 18enne, ferito da una coltellata inferta al centro della schiena, ancora sotto osservazione al Niguarda. Le indagini dei carabinieri sono in corso
Completamente differenti le versioni fornite agli inquirenti dai due coinvolti: tagli su tutto il corpo e lesioni anche profonde per il nigeriano, che ha avuto necessità complessivamente di 300 punti di sutura. Serie anche le ferite del gambiano, finito inoltre con due denti rotti
Da una parte due nordafricani, dall'altra due nigeriani: i facinorosi hanno tentato inutilmente la fuga dopo aver visto sopraggiungere le forze dell'ordine
Una trentina di stranieri si sono affrontati nel pomeriggio di ieri. Denunciati in tre, tutti tunisini
I protagonisti della violenta colluttazione erano già noti ad alcuni dei testimoni presenti sul posto all'alba della scorsa mattina: il tunisino, completamente ubriaco al momento del fermo, se la cava con una semplice denuncia a piede libero
Soccorso dagli agenti della squadra volanti e trasportato in ospedale, il 36enne ha dichiarato di essere stato attaccato da “un uomo di carnagione chiara”. Le indagini degli inquirenti hanno infine portato alla verità: ad accoltellare lo straniero era stato il cugino durante una lite fra ubriachi
Soccorso dagli agenti della squadra volanti e trasportato in ospedale, il 36enne ha dichiarato di essere stato attaccato da “un uomo di carnagione chiara”. Le indagini degli inquirenti hanno infine portato alla verità: ad accoltellare lo straniero era stato il cugino durante una lite fra ubriachi
La maggior parte dei partecipanti è riuscita a sparire alla vista delle sirene blu dei carabinieri di Livorno, che hanno potuto catturare solo due gambiani: uno è finito in carcere, il secondo si trova invece ristretto ai domiciliari