Secondo la Clinton i giudizi poco lusinghieri espressi dai diplomatici Usa nei confronti di Berlusconi, contenuti nei documenti top secret resi pubblici da Wikileaks, avrebbero fatto "piangere" l'allora premier italiano
A sorpresa spunta un tweet del capo della campagna elettorale di Hillary Clinton che lascia di stucco tutti i democratici. Ma dietro c'era la mano dei soliti hacker
Julian Assange ha annunciato che WkiLeaks pubblicherà un dossier ogni settimana da qui al voto delle Presidenziali dell’8 novembre
Sorprende qualcuno che il New York Times si scagli contro Julian Assange e appiccichi aWikileaks, il sito da lui creato per la rivelazione di materiali segreti, l’etichetta di “lavanderia” di notizie a uso e consumo del Cremlino e di Vladimir Putin? Proprio no
Secondo un dossier pubblicato dal New York Times la Russia avrebbe tratto benefici dalla maggior parte delle rivelazioni di Wikileaks
Julian Assange dice e non dice. Intervistato nel programma televisivo olandese Nieuwsuur, il fondatore di Wikileaks suggerisce una pista inquietante per una morte che ha tinto di rosso le presidenziali americane: quella di Seth Rich.
Julian Assange dice e non dice. Intervistato nel programma televisivo olandese Nieuwsuur, il fondatore di Wikileaks suggerisce una pista inquietante per una morte che ha tinto di rosso le presidenziali americane: quella di Seth Rich.
L'Fbi e il dipartimento alla Giustizia stanno indagando sull'ultimo hackeraggio avvenuto ai danni dei sistemi informatici utilizzati per la campagna elettorale di Hillary Clinton. Chi c'è dietro gli attacchi? Gli avvertimenti di Assange
Lo scandalo delle mail rubate al Comitato Nazionale Democratico, diffuse da Wikileaks, sarebbe un’azione guidata dalla Russia per favorire Donald Trump e mettere in difficoltà la candidata democratica, Hillary Clinton. Così, con un’accusa degna di una spy story, Robby Mook, il capo della campagna elettorale della Clinton, cerca di rimediare all’imbarazzo dei democratici, dopo la pubblicazione da parte di Wikileaks di quasi 20mila email, che mostrano come la leadership del partito abbia cercato di favorire in tutti i modi la candidatura della Clinton, rispetto a quella di Bernie Sanders, attraverso una serie di stratagemmi e di operazioni mediatiche volte a screditarlo.
WikiLeaks ha pubblicato 294.548 mail inviate e ricevute da 762 indirizzi mail dei vertici dell'Akp, il partito di Erdogan