
Sentiamo spesso parlare del colesterolo cattivo e dei suoi effetti negativi per la salute. La stessa attenzione, però, non viene riservata al colesterolo buono. Questa lipoproteina ad alta densità o HDL, infatti, è fondamentale per preservare il benessere generale. Il suo valore, che viene misurato mediante un prelievo ematico e che serve a valutare il rischio di sviluppare una patologia cardiovascolare, deve essere uguale o superiore a 50 mg/dl. L'analisi della probabilità di incorrere in un evento cardiaco si effettua considerando il rapporto tra il valore del colesterolo totale e quello HDL. Il numero ottenuto deve essere inferiore a 5 per l'uomo e a 4,5 per la donna.
Perché il colesterolo buono è importante
Come già detto, il colesterolo buono fa parte delle cosiddette lipoproteine ad alta densità o HDL. Il suo compito è quello di raccogliere il colesterolo in eccesso presente nel circolo sanguigno e di condurlo al fegato affinché venga eliminato. In questo modo si limita l'accumulo del grasso nelle pareti delle arterie e si riduce la possibilità di incorrere in disturbi anche gravi, come l'infarto, l'ictus e l'aterosclerosi.
Le cause del colesterolo buono basso
Il colesterolo buono possiede dunque un effetto protettivo poiché supporta la salute cardiovascolare. Valori bassi dello stesso possono hanno diverse cause e non devono mai essere sottovalutati.
Tra i fattori più comuni che provocano una diminuzione dell quantità della lipoproteina ad alta densità sono alcune condizioni, come la menopausa, il sesso maschile, l'obesità, e stili di vita errati. Si pensi, ad esempio, alla sedentarietà, al fumo di sigaretta, all'insulino-resistenza, alla dieta ricca di carboidrati e acidi grassi trans.
Attenzione, poi, all'assunzione di farmaci tra cui gli anti-retrovirali, i beta bloccanti, l'acido retinoico, i diuretici tiazidici, gli androgeni e i progestinici.
Seppur più raramente il colesterolo basso può dipendere dalla presenza di determinate patologie: ipertrigliceridemia, sindrome nefrosica, insufficienza renale cronica, colestasi, diabete scompensato.
Come aumentare il colesterolo buono
Il primo passo per aumentare il colesterolo buono consiste nell'adottare una dieta sana ed equilibrata ricca di acidi grassi benefici. A tal proposito risulta ottimo il consumo regolare di 2-3 cucchiai di olio d'oliva al giorno poiché i suoi benefici sulla salute cardiovascolare sono stati scientificamente provati.
Non devonono poi mancare i pesci dall'elevato contenuto di omega 3 (salmone, sardine, sgombro) in quanto riducono i trigliceridi e la frutta secca come noci, mandorle e nocciole. Via libera anche alla frutta ad alto contenuto di fibre, ai legumi e ai cereali integrali.
Ma l'alimentazione non è l'unica strategia efficace.
Diversi studi hanno dimostrato che l'attività fisica regolare è in grado di incrementare i livelli di colesterolo buono dal 3 al 9%. Gli stessi effetti si registrano con la riduzione del peso corporeo e con l'abolizione del fumo di sigaretta, soprattutto nelle donne.Leggi anche:
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