Agata Marianna Giannino

Foto profilo di Agata Marianna Giannino

Napoletana cresciuta in provincia. Nata nel 1983 ad Avellino. Mi avvicino al giornalismo dopo la laurea specialista in Finanza conseguita presso l’università Federico II. Messi da parte circa due anni di esperienze lavorative in ambito bancario-finanziario, nel 2014 inizio a collaborare con il quotidiano “Roma”, per il quale ho scritto per 4 anni articoli di cronaca, principalmente nera, negli ultimi anni anche giudiziaria. A marzo del 2017 il Giornale.it mi apre le sue porte. Da allora ho iniziato a familiarizzare con i programmi di videomaking, col solo obiettivo di raccontare storie anche attraverso le immagini. Sono una runner senza pretese. Amo scattare foto, lo faccio per diletto. Quando posso, mi impegno a titolo volontario in progetti per il sociale.

I numeri dei contagiati da Coronavirus non sono, fino a questo momento, quelli che si registrano nelle regioni del Nord Italia maggiormente colpite, ma in Campania, nell’attesa che vengano attivate nuove postazioni per i malati Covid, gli ospedali sono già al collasso. È saturo l’ospedale Cotugno, centro di riferimento regionale per le malattie infettive

Agata Marianna Giannino
Coronavirus in Campania, già saturo l'ospedale Cotugno

L’elenco dei contagiati da Covid-19 continua ad allungarsi. Tra loro, molti sono i sanitari, impegnati in prima linea nella lotta contro il Coronavirus. Medici, infermieri, tutto il personale sanitario, sono in continuo contatto con soggetti infetti spesso senza poter godere di un’adeguata protezione. In molti ospedali mancano i dispositivi di protezione individuale. E, dove non se ne è mai avvertita la carenza, iniziano a scarseggiare

Agata Marianna Giannino
Operatori sanitari in prima linea senza protezioni

Dodici i bambini battezzati, famiglie coinvolte nell'attività della parrocchia e una casa trovata alla famiglia di Ginevra, la piccola nata durante lo sgombero di un campo rom abusivo a Giugliano

Agata Marianna Giannino
La battaglia di don Francesco per l'integrazione dei rom

Code all'esterno dei negozi per poter fare la spesa, ticket e attese in fila per accedere ai supermercati. "Non vi preoccupate, approvvigionamento garantito", la rassicurazione dai supermercati

Agata Marianna Giannino
File davanti ai supermercati, la spesa ai tempi del Coronavirus

Dal cofano di una macchina a una casa. Nata durante lo sgombero del campo rom avvenuto a Giugliano a maggio scorso, aveva passato i suoi primi giorni di vita in un’auto. Ora, dopo 10 mesi, Ginevra potrà vivere come tutti i bambini. Con il suo papà e con la sua mamma in attesa di un altro figlio, a breve si trasferirà da una baracca a un appartamento preso in affitto nel centro di Giugliano. Si tratta della prima delle famiglie allontanate a maggio scorso dall’accampamento abusivo situato in località Ponte Riccio che riesce a trovare una sistemazione in un alloggio. A renderlo possibile è stato don Francesco Riccio. Dal battesimo di 12 bambini, al coinvolgimento nelle attività della parrocchia, alla ricerca di una casa, l’impegno del parroco della chiesa di San Pio X sta producendo i suoi risultati nell’integrazione di una comunità da decenni relegata ai margini del territorio

Agata Marianna Giannino
La battaglia di don Francesco per l'integrazione dei rom
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