Andrea Cuomo

Il lievitato tradizionale di Pasqua sta lentamente conquistando i gourmet contando sull’effetto trascinamento del panettone. Tanti prodotti di qualità da forni di tutta Italia, prezzi sempre oltre i 30 euro al chilo (ma Massari arriva a 48) e molte varianti territoriali e di stagione

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Colombe, ecco le migliori secondo noi

Da oltre quarant’anni il taglio bordolese della cantina dei Guerrieri Gonzaga è tra i vini più blasonati d’Italia. E da qualche anno è abbinato a un progetto artistico che quest’anno vede coinvolta Marzia Migliora, che “firma” 999 bottiglie con tre delle sue opere riprodotte in etichetta

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La famiglia Guerrieri Gonzaga

Il giovane chef romano ha sorpreso tutti dimostrando di meritare la cucina di uno dei ristoranti più prestigiosi della capitale, issato in cima all’hotel Hassler. Tecnica neoclassica ma un certo talentaccio molto contemporaneo nel ricercare acidità e amarezze. E il bonus di un panorama che ha pochi eguali al mondo

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Imàgo, la cucina d’alta quota di Antonini

La città medicea è depositaria di una tradizione gastronomica immutabile, che ha molti nobili esecutori, ma vive anche una scena creativa estremamente interessante, da De Santis a Hagen, da Mollica ai fratelli Gori di Burde. E poi c’è la mina vagante Xinge Liu

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La sala di Atto di Vito Mollica

Alla periferia Sud di Milano un piccolo locale un po’ enoteca di quartiere un po’ osteria contemporanea dominato dalla figura gentile e competente del patròn Daniele Santangelo. In cucina Stefania Lioi propone piatti che attraversano tutta l’Italia ed esibiscono tecnica e fantasia. Vini solo naturali

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Mestè, il posto del cuore di Morivione

L’azienda irpina, che pratica un’agricoltura sostenibile e in pochi anni avrà la certificazione biologica, propone per l’arrivo della bella stagione il sapido Fiano d’Avellino docg Riserva Sequoia e il balsamico Greco di Tufo docg Riserva Oikos

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Fonzone, due bianchi che sanno di primavera

Molto innovativo il locale aperto pochi mesi fa in via San Marco, a Milano, da Massimo Sun, spin off di un brand romano di successo. Un ristorante coreografico e raffinato con una formula innovativa che mixa il concetto di “all you can eat” con il fine dining. Il risultato? Duecento coperti sempre prenotati

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Domò, giapponese senza confini
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