Gli artificieri di Isis hanno compiuto un enorme salto di qualità nelle loro capacità offensive. Secondo Sky News gli uomini bomba di al Baghdadi sono riusciti a riattivare e sostituire le batterie dei sistemi di ricerca del calore montate su vecchi missili portatili antiaerei, molti dei 20.000 trafugati dagli arsenali di Gheddafi
Le incognite dei conflitti asimmetrici dove la minaccia terroristica punta è alla ricerca di continui espedienti per colpire obbiettivi tecnologicamente superiori, meglio armati e teoricamente inavvicinabili sono però proprio queste. Per questo individuare, come succede spesso la notte, imbarcazioni in movimento ad oltre quaranta nodi è un motivo di allarme. Come lo è sapere che in queste acque navigano mercantili carichi di armi destinate ai gruppi jihadisti di Bengasi o di diesel di contrabbando usato per finanziare l'attività di formazioni armate. Per questo, oltre ai radar e alle apparecchiature elettroniche, a bordo è sempre all'erta il team di sicurezza composto da cinque incursori del Comsubin e da dodici fucilieri di marina del Secondo Reggimento San Marco
IlGiornale.it vi porta in missione con la Fregata Aliseo. Così i nostri militari recuperano i clandestini nel Mediterraneo
Le immagini relative ad una delle operazioni di soccorso condotte nella giornata di ieri, 2 settembre 2015, da Nave Dattilo della Guardia Costiera, che ha salvato complessivamente 838 migranti, che si trovavano a bordo di tre barconi a largo delle coste libiche
Ancora morti nel Mar Mediterraneo: sarebbero almeno 40 i migranti che hanno perso la vita al largo delle coste libiche nel tentativo di traversata dall'Africa all'Italia. Dalla Marina militare fanno sapere che sul posto è intervenuta la nave Cigala Fulgosi. A bordo del peschereccio soccorso a 21 miglia dalle coste libiche c'erano circa 400 migranti. Le 40 vittime sarebbero state trovate chiuse nella stiva. Sono scattate le verifiche dei militari sul numero dei migranti presenti a bordo e delle vittime, mentre squadre di medici sono salite sulle nave per le prime cure del caso.
I sequestratori potrebbero essere interessati alle "parcelle" per garantire la sicurezza degli impianti. Ma per l'ambasciatore libico è la ritorsione dei trafficanti di uomin