Moab

Dopo l'esplosione della super bomba, la Moab, usata dagli Stati Uniti, arrivano le prime immagini dall'Afghanistan dal luogo della deflagrazione. L'esplosione è avvenuta nel distretto di Achin dove l'essercito degli Stati Uniti ha sganciato "la madre di tutte le bombe". Nelle immagini gli alberi sono bruciati e le case sono distrutte, ma da quanto riporta la Reuters è difficile capire quale sia stato il vero impatto della Moab. Va detto che l'esplosione è servita a distruggere un fittissima rete di cunicoli usati dall'Isis con la presenza di numerosissime mine anti-uomo posizionate per tutte le pareti delle montagne della zona. L'esercito afghano come mostrano le immagini ha fatto un sopralluogo proprio sulla zone dell'esplosione e nel corso del controllo sono state scattate alcune foto che mostrano gli effetti della Moab.

Luca Romano
Ecco cosa resta dopo l'esplosione della Moab

La bomba, il cui vero nome è Massive Ordnance Air Blast (da cui l'acronimo MOAB) è un gigantesco proiettile che pesa circa 10 tonnelate ed è progettato per distruggere cunicoli e tunnel sotterranei. Prima d'ora era stata impiegata soltanto in esplosioni controllate. È stata sganciata da un MC-130, tra i pochi jet in grado di lanciarla. Il raggio interessato dalla sua esplosione è di oltre cento metri

Sergio Rame
La "super bomba" di Trump
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