Ahmed Maiteeq, Fathi Magbari e Abdul Salam Kajman hanno affermato che il governo di Tripoli non è in grado di gestire la sicurezza del Paese né la transizione
Hanno destato indignazione qualche giorno fa le tristi immagini che ritraggono una gazzella viva impacchettata come un bagaglio qualsiasi e messa su di un nastro trasportatore all'aeroporto di Tripoli.
Quello di questo martedì è il terzo attentato a Tripoli in pochi mesi contro edifici governativi: ancora una volta il fragile governo di Al Sarraj punta il dito contro l'Isis, ma al momento non ci sono rivendicazioni.
Un'esplosione e colpi d'arma da fuoco, è quanto è stato udito dalla sede del ministero degli Esteri libico a Tripoli. Stando a quanto riportato potrebbe trattarsi di un attacco kamikaze. _Courtesy Instagram omar_101_elgadi
I kamikaze hanno assaltato il ministero egli Esteri, nel cuore di Tripoli. Un segnale per tutto il Paese che arriva a poche ore dal viaggio di Conte in Libia
La sede della compagnia petrolifera pubblica è stata assaltata da miliziani armati di fucili e bombe. Nessuno ha rivendicato l'attacco
Le dichiarazioni sono arrivate durante una riunione con i capi tribali in diretta televisiva. Secondo alcuni analisti, Haftar vorrebbe avanzare sulla capitale libica prima di novembre. L'Italia ora deve fare in fretta