I carabinieri li hanno sorpresi a lavorare in un cantiere. Nei giorni scorsi la guardia di finanza aveva arrestato per droga 8 rom che percepivano il sussidio voluto dal M5s
I carabinieri hanno denunciato in stato di libertà un 64enne originario di Soriano Calabro
I militari, durante una perquisizione domiciliare per la ricerca di armi nell’abitazione dell’uomo, sono entrati all’interno di una rimessa nella sua disponibilità, trovandovi alcune imponenti e vistose statue in marmo bianco e rosa. I carabinieri, increduli per quello che avevano appena rinvenuto tra pacchi e materiale di risulta di vario tipo, hanno interessato subito i loro colleghi del Nucleo Tutela Patrimonio Culturale di stanza a Cosenza, i quali hanno accertato che le statue marmoree in questione sono protette dal codice dei beni culturali in ragione del loro valore storico, artistico ed ecclesiastico. I carabinieri hanno denunciato in stato di libertà un 64enne originario di Soriano Calabro.
I carabinieri sono riusciti a scovarlo grazie a un rito di ‘ndrangheta. Fondamentale anche una telecamera a sonda
Trovati un fucile d'assalto AK 47 kalashnikov, sei fucili di vari modelli di cui due a pompa ed uno a canne mozze, una mitragliatrice calibro 9, una pistola semiautomatica, un giubbotto antiproiettile, un passamontagna e oltre 700 cartucce
Un arsenale di armi e munizioni, ma anche un rito di identificazione della 'ndrangheta impresso su un muro oltre a contanti e marijuana già divise in dosi. E' quanto hanno scovato durante un’intera giornata di controlli e perquisizioni effettuate dai Carabinieri a Vibo Valentia e nella frazione di Piscopio. Ad operare i Carabinieri nel Nucleo Investigativo e della Compagnia di Vibo Valentia i “falchi” dello Squadrone Eliportato Cacciatori Calabria e una squadra di Artificieri dei Carabinieri di Reggio Calabria.
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L'omicidio a sangue freddo a San Gregorio d'Ippona: i killer sono stati arrestati dai carabinieri del comando provinciale di Vibo Valentia
Al pronto soccorso di Vibo Valentia, l'aneurisma addominale è stato scambiato per colite. La moglie: "Non ha fatto in tempo ad uscire dall'ospedale che ha avuto un collasso"
Quando la 32enne è arrivata in ospedale la bimba che portava nel grembo era già morta. Nei giorni scorsi era stata rimandata a casa perché non c'erano anestesisti