Allarme della Cgia: crescono i debiti "Ventimila euro per ogni famiglia"

Cresce l'indebitamento medio delle famiglie italiane, nell'ultimo anno è aumentato del 29 per cento

Allarme della Cgia: crescono i debiti 
"Ventimila euro per ogni famiglia"

Venezia - Gli italiani sono sempre più indebitati: oltre al vecchio mutuo in aumento il credito al consumo e il ricorso a finanziamenti per beni mobili. L’indebitamento medio delle famiglie italiane è cresciuto di quasi il 29% negli ultimi due anni e sfiora ormai i 20mila euro, con il picco della provincia di Roma, dove tocca i 28.790 euro, e sofferenze bancarie a livelli record nel Mezzogiorno. È quanto risulta da un’indagine curata dalla Cgia di Mestre.

Gli acquisti degli italiani L’indebitamento medio delle famiglie consumatrici italiane - generato dall’accensione di mutui per l’acquisto della casa, dai prestiti per l’acquisto di beni mobili, dal credito al consumo, dai finanziamenti per la ristrutturazione di beni immobili, etc. - ha raggiunto, al 30 settembre di quest’anno, i 19.491 euro.

Roma e Milano in testa alla classifica Rispetto alla fine di settembre del 2008 (data di inizio della crisi finanziaria che ha colpito anche il nostro Paese), l’indebitamento medio nazionale è cresciuto del + 28,7%. A livello provinciale le "esposizioni" maggiori sono a carico delle famiglie della Provincia di Roma (28.790 euro), seguite da quelle di Milano (28.243 euro) e da quelle di Lodi (27.516 euro). Al quarto posto troviamo Prato (26.294 euro), di seguito Como (25.217 euro), Varese (25.069 euro) e, successivamente, tutte le altre. Come interpretare questi dati? "Innanzitutto - esordisce Giuseppe Bortolussi segretario della Cgia di Mestre - le province più indebitate sono anche quelle che registrano i livelli di reddito più elevati. È chiaro che tra queste famiglie vi sono molti nuclei appartenenti alle fasce sociali più deboli. Tuttavia, la forte esposizione bancaria di queste realtà, soprattutto a fronte di significativi investimenti avvenuti in questi ultimi anni nel settore immobiliare, ci deve preoccupare relativamente". "Più allarmante, invece - prosegue Bortolussi - è il risultato che emerge dalla lettura dei dati riferiti all’incidenza percentuale delle sofferenze sull’erogato.

In questo caso notiamo che nelle prime posizioni troviamo tutte realtà territoriali del Mezzogiorno, a dimostrazione che la crisi ha colpito soprattutto le famiglie delle aree economicamente più arretrate del Paese".

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