Giorgia Meloni al suo rientro in Europa dopo il viaggio in Cina ha fatto tappa direttamente in Francia per far visita agli atleti italiani impegnati nelle Olimpiadi di Parigi. "Ho pensato fosse giusto e necessario esserci seppure molto velocemente per questi atleti che fanno sacrifici per anni solo per pochi minuti sperando di sentire suonare l'inno nazionale, di vedere sventolare la bandiera tricolore e penso che la Nazione nel suo complesso debba dire grazie a loro per questi sacrifici, questo impegno e questa dedizione", ha detto il presidente del Consiglio arrivando al villaggio olimpico.
Il premier si è trovato nel villaggio olimpico proprio in concomitanza dell'incontro di Angela Carini con Imane Khelif. "Mi ero emozionata ieri quando lei ha scritto ‘combatterò’, perché in queste cose conta anche la dedizione, la testa, il carattere. Però conta anche poter competere ad armi pari. Questa dal mio punto di vista non era una gara ad armi pari", ha detto il presidente del Consiglio a chi le ha chiesto un commento. Quindi, ha aggiunto: "Non sono d’accordo con la scelta del Cio. Non lo sono da anni. Quando nel 2021 il Cio cambiò il regolamento su questa materia noi presentammo una mozione per segnalare le conseguenze che questo poteva avere. Perché è un fatto che con dei livelli di testosterone nel sangue dell’atleta algerina la gara in partenza non sembra equa". È necessario, ha concluso, "fare attenzione nel tentativo di non discriminare, a discriminare".
Il premier ha comunque chiesto di smorzare le polemiche su queste Olimpiadi e di abbassare i toni nel momento in cui le è stato chiesto cosa ne pensasse del caos generato dalla volontà di far gareggiare gli atleti nella Senna: "Come il Tevere? Ancora non l'ho guardata bene. Sicuramente i due fiumi si somigliano, penso che scegliere di fare la gara di triathlon fosse una scelta suggestiva poi ho visto che ha creato molte polemiche. Non entro nella materia perché sono materie che riguardano più la scienza da un certo punto di vista, cerchiamo di evitare le polemiche".
Inevitabile, trovandosi in Francia anche se per poche ore, che le sia stato chiesto se avesse incontrato Emmanuel Macron ma per il momento le agende dei due leader non sono state incrociate. "Siamo in contatto. Lui oggi non è a Parigi, dipende se tra quando lui ritorna e quando io riparto riusciamo a incastrarci. Se riusciamo volentieri. I nostri staff si stanno sentendo per capire gli orari", ha spiegato il premier italiano.
Sull'incontro di Carini con Khelif è intervenuto anche il presidente del Senato, Ignazio La Russa, che già nella giornata di ieri aveva espresso le sue perplessità sull'incontro: "Il pianto inconsolabile di Angela ci colpisce ma il suo ritiro le fa onore. L'aspetto in Senato per abbracciarla". Molto duro, invece, l'intervento di Matteo Salvini, che ha fatto i complimenti a Carini perché "si è dovuta ritirare contro Imane Khelif, prima di scoppiare in lacrime per tanti sacrifici andati in fumo. Una scena davvero poco olimpica: vergogna a quei burocrati che hanno permesso un match che evidentemente non era ad armi pari". Quindi, non è mancata una critica per i commentatori italiani: "Se ne sono accorti tutti in Italia e nel mondo, tranne i distratti commentatori della Rai. Un abbraccio ad Angela, forza".
Il presidente dei senatori di Forza Italia, Maurizio Gasparri è sulla stessa linea e ha espresso "profondo biasimo a chi non effettua i controlli dovuti". Quindi, da parte sua, l'auspicio "che le autorità sportive italiane facciano luce su una vicenda inquietante".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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