Dopo aver subito una batosta importante a Dublino, la nuova Italia di Gonzalo Quesada approfitta di una Francia troppo imprecisa per strappare uno storico pareggio in trasferta. Gli Azzurri non battono i Bleus dal 2013 ma mai come stavolta siamo andati ad un niente dall’impresa. Dopo esser rimasti in 14 nel finale del primo tempo, l’Italia si rifa sotto, rimanendo calma e precisa nel finale, tanto da guadagnarsi la punizione che potrebbe valere la vittoria. Garbisi, fino a quel momento precisissimo, è costretto a sistemare di nuovo l’ovale sul supporto e la sua punizione colpisce in pieno il palo, senza entrare. Considerato che alla vigilia i bookmakers scommettevano su una vittoria con almeno 20 punti di scarto dei francesi, è comunque un gran risultato per l’Italia. La delusione rimane ma con questo atteggiamento si può crescere ancora molto.
Le scelte dei tecnici
Il compito degli Azzurri è di riprendersi dalla pesante sconfitta rimediata a Dublino e confermare quanto di buono visto all’Olimpico con l’Inghilterra. Lo storico successo dell’under 20 contro i pari età francesi è incoraggiante, ma toccherà alla coppia Capuozzo-Garbisi mettere in crisi la difesa transalpina. Monty Ioane dovrebbe rafforzare un centrocampo veloce e propositivo ma stavolta gli Azzurri soffrono in termini di peso contro la mischia francese. A dare una mano dietro alla mischia il giovane Vintcent dovrebbe avere il compito di cercare varchi nella linea avversaria.
Fratelli d'Italia
— Guinness Sei Nazioni (@SeiNazioniRugby) February 25, 2024
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La Francia non sta vivendo un momento ideale ma il confronto con gli Azzurri sembra l’occasione giusta per tornare a fare la voce grossa nel Sei Nazioni. L’assenza di Dupont offre spazio a Maxime Lucu, che vorrà provare a guadagnarsi un posto da titolare. Occhio anche al debutto dal primo minuto dell’enorme Posolo Tuilagi in seconda linea anche se i pericoli maggiori verranno dalla backline, in grado di colpire l’Italia da ogni lato in qualsiasi momento. Cambio dell’ultimo minuto, il forfait della giovane ala Bielle-Biarrey, colpito in allenamento sabato:al suo posto il 24enne di Tolosa Mathis Lebel.
Francia fisica, l’Italia soffre
Visto che non molti tifosi azzurri hanno seguito la Nazionale nella grigia Lille, l’atmosfera dello Stadio Pierre-Mauroy è tutta a favore dei Bleus, che non perdono tempo per mettere in crisi la difesa azzurra. Dopo una buona corsa di Brex a centrocampo al 2’, l’attacco dell’Italia viene bloccato ed i nostri soffrono parecchio sia sulla touche che in mischia, portandosi rapidamente nella 22 italiana. Alcune portate importante dei francesi garantiscono il vantaggio ai padroni di casa, tanto da liberare la combinazione tra Ollivon e Woki che per poco non trova la linea di meta. Quando la difesa azzurra riesce a bloccarlo, non ha altro da fare che riconsegnare l’ovale al capitano che, in qualche modo riesce a schiacciare la prima meta. Dopo la conversione di Ramos, il quindici di Quesada prova a muovere l’ovale ma senza trovare varchi nella difesa dei padroni di casa, che riesce a bloccare Garbisi sempre e comunque. A muovere la linea ci pensa una gran corsa di Jalibert che poi consegna l’ovale a Fickou e si porta nella 22 italiana. Fischetti viene dominato da Atonio e Tuilagi ed è costretto a concedere una punizione, convertita facilmente dal solito Ramos.
La reazione azzurra arriva grazie a Vintcent e ad una buona corsa di Nicotera e Menoncello ma oggi non si riesce a sfondare. Garbisi approfitta di una punizione per portare avanti gli Azzurri ma la Francia continua a dominare il breakdown. Menoncello prova ad avanzare ma manca l’appoggio dei compagni, così, alla fine l’ovale viene scippato da Danty: tutto da rifare per l’Italia. I pochi segnali positivi arrivano dal gioco alla mano e dalla solidità della difesa ma il deficit in quanto a fisicità, specialmente nella mischia, sarà difficile da superare. Le penalità subite in mischia costano caro agli Azzurri, costretti a scendere in trincea per evitare la seconda meta transalpina. Nonostante le buone giocate di Tuilagi, Atonio e Cros, la linea regge ma gli avanti francesi non trovano varchi buoni, pur soffrendo maledettamente la pressione dei padroni di casa. A rompere gli equilibri ci prova Vintcent con una buona corsa ma l’ovale viene rapidamente riconquistato dai transalpini: Italia troppo imprecisa e frettolosa, che spreca le poche occasioni di conquistare terreno. Per fortuna Lebel non riesce a trovare la meta su una palla vagante, con la difesa che comunque risponde presente e passi avanti anche in mischia. Parecchi errori da entrambe le parti per un primo tempo un po’ confuso e un’Italia che non riesce a mettere due giocate di fila.
Il finale del primo tempo vede una serie di errori della Francia, inclusa una buona rubata di Lamaro e diverse occasioni nelle quali gli Azzurri riescono ad impedire ai rivali di schiacciare l’ovale in meta. Se i tifosi italiani sono incoraggiati dalla prova eroica della difesa, il pubblico di Lille è frustrato dalle troppe occasioni nelle quali i Bleus non sono stati in grado di segnare mete praticamente fatte. Quando Jalibert si tiene il ginocchio destro dopo un placcaggio, la Francia perde uno dei suoi giocatori chiave e l’Italia riesce ad uscire un attimo dalla propria 22. Il finale di tempo vede finalmente un buon attacco degli Azzurri che avanzano alla mano per più fasi per poi sprecare l’occasione con un in avanti. Il Tmo nota un placcaggio alto di Danty su Brex e infligge un giallo al giocatore francese, concedendo una punizione a Page-Relo: distanza notevole ma l’italo-francese riesce a mettere l’ovale nell’H. Si chiude con un incoraggiante 10-3 e la superiorità numerica dell’Italia all’inizio della ripresa.
Rosso Francia, l’Italia ne approfitta
La prima buona notizia arriva ancora prima della ripresa, visto che il placcaggio di Danty è considerato estremamente pericoloso e quindi il giallo viene convertito in un rosso. La Francia quindi sarà costretta a giocare l’intero secondo tempo con un uomo in meno. Gli Azzurri capiscono che è il momento di spingere e si porta avanti al piede con Page-Relo, costringendo i padroni di casa a difendersi dentro la loro 22. L’attacco italiano dura davvero poco e nel giro di due minuti la difesa azzurra torna in trincea, con Ruzza che regala una punizione ai transalpini da posizione ideale. Ramos, spostato ora all’apertura, decide di mettere punti in cascina e andare subito ai pali: Francia di nuovo avanti di 10 punti nonostante l’uomo in meno. La superiorità numerica comunque rende la vita facile all’attacco azzurro, con Menoncello che prova a schiacciare in meta un calcio in avanti un filo lungo ma l’Italia è comunque pericolosa. Galtier capisce che questa Francia rischia l’imbarcata e cambia ben sei dei propri giocatori al 48’. Paradossalmente la maggiore pressione sembra quasi bloccare gli Azzurri, che sbagliano ancora più palloni facili. Quesada opera qualche cambio ma l’Italia rimane sempre troppo fallosa, sprecando occasioni importanti.
La Francia continua a trovare portate importanti e Quesada prova a scompaginare le carte schierando Stephen Varney ma nessuna delle due squadre sembra in grado di trovare la giocata giusta per rompere l’equilibrio di un secondo tempo fin troppo aperto. I padroni di casa fanno tutto bene, avanzando al centro fino alla 22 azzurra per poi rovinare tutto con un fallo. L’Italia ogni tanto prova a mettere pressione alla difesa francese sfruttando il gioco alla mano ma sbaglia sempre troppo, riconsegnando l’ovale ai rivali. In mischia si soffre molto meno ma agli Azzurri manca la continuità necessaria per mettere davvero in difficoltà i transalpini. L’Italrugby approfitta di una punizione per cercare i pali e Garbisi non delude, portandosi sotto di una meta convertita. A meno di 20 minuti dal triplice fischio, tutto è ancora possibile. Gli Azzurri trovano qualche corsa interessante ma la linea francese continua a reggere bene, rendendosi ogni tanto pericolosa in ripartenza. A 12 minuti dalla fine, si gioca più che altro sui nervi, con la prospettiva di un risultato insperato sempre più vicina. La stanchezza inizia a farsi sentire e Menoncello, Brex e Ioane trovano spazio per le proprie corse e alla fine Ange Capuozzo trova il modo di schiacciare in meta. Garbisi è preciso nonostante la posizione molto angolata e mette la conversione che vale il pareggio.
Gli ultimi otto minuti vedono la reazione d’orgoglio dei padroni di casa, che non ci stanno proprio a perdere in casa e spingono forte sulla destra. A questo punto può bastare un singolo errore per far pendere la bilancia da una parte o dall’altra. Come già visto contro Inghilterra e Irlanda, gli Azzurri reggono bene dal punto di vista atletico, cosa che negli ultimi minuti potrebbe essere determinante. Nel finale succede di tutto, da un errore dalla touche che rovina un importante attacco azzurro a qualche imprecisione della Francia, che fa tutto bene ma non trova il colpo del Ko. Ultimi minuti all’insegna del grande nervosismo ma la tenuta mentale degli Azzurri è comunque encomiabile. All’80’ la lucidità dell’Italrugby viene premiata: fallo in attacco dei padroni di casa che consegna a Garbisi l’occasione per portare a casa una vittoria storica. L’azzurro è costretto a risistemare l’ovale sul sostegno e il suo calcio finisce sul palo. Niente da fare, ma strappare un pareggio contro la Francia in casa loro è comunque un gran risultato.
Il tabellino
FRANCIA XV: Ramos; Penaud, Fickou, Danty, Lebel; Jalibert, Lucu; Baille, Mauvaka, Atonio, Woki, Tuilagi, Boudehent, Ollivon (c), Cros. Allenatore: Fabien Galtier
ITALIA XV: Capuozzo; Menoncello, Brex, Mori, Ioane; Garbisi, Page-Relo; Fischetti, Nicotera, Zilocchi, Cannone, Ruza, Favretto, Lamaro (c), Vintcent. Allenatore: Gonzalo Quesada
Marcatori: 6’ Ollivon (m) (F), 7’ Ramos (c) (F), 14’ Ramos (p) (F), 40+2’ Page-Relo (p) (I), 44’ Ramos (p) (F), 61’ Garbisi (p) (I), 69’ Capuozzo (m) (I), 70’ Garbisi (c) (I)
Ammoniti: nessuno
Espulsi: 40+2’ Danty (F)
Arbitro: Christophe Ridley (Inghilterra)
- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.