Arrestato l'albanese che uccise 4 turisti sull'A26 "Sono disperato, mi sento morto insieme a loro"

L'uomo, 35 anni, era ubriaco al volante e in un primo momento è stato solo denunciato a piede libero per omicidio colposo, lesioni colpose e guida in stato d'ebbrezza. L'imprenditore edile è di nazionalità albanese, ma è residente ad Alessandria. Ora il Viminale invoca l’introduzione di un reato di omicidio stradale. Tutti lo vogliono, ma solo a parole

Arrestato l'albanese che uccise 4 turisti sull'A26 
"Sono disperato, mi sento morto insieme a loro"

Alessandria - È stato arrestato il conducente del Suv che, guidando contromano e ubriaco sulla A26 Voltri-Sempione, sabato scorso ha ucciso quattro giovani turisti francesi, in viaggio verso la Slovenia. Lo ha confermato la Questura di Alessandria.

Inizialmente denunciato a piede libero Fino a oggi Ilir Beti, 35 anni, albanese, imprenditore edile residente ad Alessandria, era indagato in stato di libertà per omicidio colposo, lesioni colpose e guide in stato di ebbrezza. Proprio il fatto che fosse rimasto libero aveva suscitato forte indignazione, specie tra i parenti delle vittime. Il provvedimento verrà spiegato in una conferenza stampa convocata oggi pomeriggio alle 16

"Sono morto con loro" "Voglio far sapere ai familiari dei ragazzi deceduti e a tutti quelli che stanno soffrendo per questa immane tragedia che sono disperato, piango e piangerò sempre per loro", ha detto Beti a La Stampa.

"Non ricordo nulla della dello scontro: posso solo dire che nella mia vita percorrevo oltre 60mila chilometri all'anno e non ho mai avuto incidenti. Da oggi non guiderò mai più: ho spezzato due vite, la mia e quella della mia famiglia".

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