BYD Han è uno dei modelli più interessanti e controtendenza del noto costruttore cinese, conosciuto anche come produttore e assemblatore di batterie. Abbiamo già provato alcuni modelli del brand (BYD Seal, BYD Atto 3) e siamo rimasti sempre piacevolmente sorpresi di alcuni aspetti, quali efficienza energetica, qualità costruttiva ed elevato comfort. BYD Han dovrebbe rappresentare la punta di diamante dell’offerta, con dimensioni da ammiraglia e una cura al dettaglio che ci aspettiamo essere al vertice. In Italia è commercializzata una sola versione, con batteria da 85,4 kWh e in allestimento Executive, super accessoriato. Prezzi a partire da 70.940 euro, per 517 CV e un’autonomia dichiarata di 521 km.
Design “orientale”
Sebbene possa strizzare l’occhio ad alcune produzioni europee, si può facilmente capire appartenere ad una scuola di design differente. Tuttavia, a capitanare il team di designer si trova nientemeno che il tedesco Wolfgang Egger, che diede alla luce auto come Alfa Romeo 8C e 156, ma anche molte altre. Linee spezzate, marcate e forti, che contraddistinguono questa ammiraglia di segmento E, con 4,995 m di lunghezza e ben 1,91 m di larghezza. Se la gioca quindi alla pari con auto come Tesla Model S, Mercedes EQS/EQE ma anche BMW i5 e molte altre. Il frontale è acuminato, quasi rivolto verso il basso, mentre la fiancata è slanciata, con la linea del tetto che discende gradualmente fino alla coda, quasi a sembrare una coupè.
Ottimo il Cx aerodinamico, solo 0,23, mentre si fa ampio utilizzo dei LED, sia per i gruppi ottici anteriori che posteriori. Stonano un po’ i cerchi, “soli” 19 pollici, mentre ormai siamo abituati a vedere dimensioni da 20 o 21” su auto di questo calibro. Tuttavia, una dimensione inferiore per i cerchi supporta sul fronte autonomia, generando una minor inerzia al movimento. Attira comunque lo sguardo su strada, un po’ per le dimensioni ma anche le forme, non proprio convenzionali.
Interni ben realizzati e super equipaggiati
Come sembrava logico aspettarsi, ritroviamo anche su questo modello l’elevatissima cura costruttiva a cui ci ha abituato BYD. Materiali soffici, gommati ma anche pelle e inserti in alluminio o legno (vero). Ce n’è per tutti i gusti, sebbene sia comunque presente quella “pesantezza” estetica che contraddistingue anche gli esterni, ormai un po’ distante dalle finiture minimal tipiche dei costruttori europei. I sedili sono estremamente soffici, a regolazione elettronica ma anche ventilati e riscaldabili. Stupisce la finitura trapuntata ad effetto diamante anche sui pannelli portiera. Anche nel retro la cura è massima, con il tetto panoramico, sedili regolabili elettricamente, display da 7” per la gestione della climatizzazione e molto altro.
I colori panna e sulle tonalità del marrone/beige non aiutano a svecchiare l’approccio del design, tuttavia la plancia risulta ben realizzata e sofisticata (forse troppo). Due grandi display, con una strumentazione digitale di fronte al conducente da cui controllare tutti gli aspetti più importanti durante la guida, come autonomia, velocità e ADAS (però migliorabili). Al centro svetta il grande schermo da 15,6” con connettività 4G, dall’ottima sensibilità e dotato di alcune app integrate come Spotify, navigazione e molto altro. Al momento della prova non era supportato Apple CarPlay o Android Auto wireless, solo con cavo, ma contiano che verrà abilitato come per le altre auto del brand. Da lode lo spazio e la comodità delle sedute, mentre il bagagliaio non fa segnare un valore così incredibile, 410 litri, un po’ sotto la media del segmento.
Si viaggia in prima classe
Al volante stupisce fin dai primi metri per l’incredibile insonorizzazione e l’ottimo isolamento dall’esterno. Il motore elettrico e i doppi vetri aiutano ad amplificare tale sensazione, uniti all’ottimo smorzamento delle sospensioni, chiaramente votate al comfort piuttosto che alla dinamicità. Anche in modalità Sport, la regolazione non arriva mai ad un’impostazione troppo rigida. Lo sterzo adatta il carico a seconda delle modalità, rimanendo però sempre piuttosto demoltiplicato e pastoso nel comando, ma mai sgradevole. Piacevole anche la taratura del pedale del freno, che spazia su due livelli, direttamente regolabili dallo schermo o dal tunnel centrale, senza però mai raggiungere una vera guida ad un solo pedale, data la debole frenata rigenerativa. A sorprendere sono però le prestazioni. L’architettura e-Platform 3.0 di BYD accoglie due motori elettrici da 517 CV di potenza complessiva, così da avere la trazione integrale.
Sebbene i 2.300 kg in ordine di marcia, lo spunto e l’accelerazione sono brucianti, con uno 0-100 km/h coperto in soli 3,8 secondi e 180 km/h di velocità massima. Non è però brusca come sensazione, rimanendo sempre fluida e graduale nella progressione, vantando anche un notevole allungo. Tuttavia, non si sente quasi mai l’esigenza di liberare tutta la coppia di cui dispone, ben 700 Nm fin da subito, dal momento che si apprezza di più la guida morbida e pacata che non la prestazione pura. L’assetto potrebbe essere ulteriormente affinato, a volte fin troppo cedevole in modalità Normal o Eco, ritrovando un po’ di sostegno solamente in modalità Sport. C’è poi ampio margine di miglioramento sul fronte ADAS: funzionano bene e sono facilmente inseribili, tuttavia si percepiscono a volte dei movimenti poco fluidi del volante nel seguire le svolte autostradali.
Autonomia e consumi
Una delle più grandi qualità della piattaforma e-Platform 3.0 di BYD è l’abbinamento al pacco batteria lamellare, sviluppato internamente e brevettato. Si ottimizzano così gli scambi tra componenti della meccanica, riducendo il peso delle celle e gestendo meglio la regolazione termica (oltre ad azzerare il rischio di incendio da perforazione), rispetto ad una costruzione più tradizionale. Con una batteria LFP da 85,4 kWh è in grado di percorrere fino a 480 km circa (contro i 521 dichiarati), grazie ad un consumo medio in ciclo misto di 17,4 kWh/100 km, un valore di tutto rispetto considerando mole e potenza. In autostrada invece, i consumi possono salire fino a 23 kWh/100 km, riducendo l’autonomia teorica intorno a 370 km.
La ricarica può essere effettuata tramite corrente alternata da colonnine fino a 11 kW e in corrente continua DC fino a 120 kW (un po’ basso come valore, considerando le alternative del mercato). Richiede così circa 30/35 minuti per passare dal 20 all’80%. Dispone anche della tecnologia V2L per ricaricare apparecchi esterni tramite il proprio pacco batteria, fino a 3,3 kW. La pompa di calore è poi di serie, sempre facente parte degli 8 elementi direttamente integrati alla stessa piattaforma, raggiungendo così un’efficienza massima dell’89%, tra le più alte in commercio.
Considerazioni finali
Per un prezzo di 70.940 euro si accede così ad un’ammiraglia da 3,8 secondi per scattare sullo 0-100 km/h, con finiture di livello, ottimi materiali, un comfort invidiabile e un’elevatissima efficienza. Non manca neanche la garanzia di 8 anni o 160.
000 km sulla batteria (con uno stato di salute minimo del 70%), oltre a 6 anni e 150.000 km sull’intero veicolo e 8 anni o 150.000 km sull’elettronica di potenza. I presupposti sono più che ottimi per poter ulteriormente migliorare un prodotto che, ad oggi, convince già su moltissimi aspetti.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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