Al via la fiera sull’import-export a Shanghai: la Cina conferma il suo impegno all’apertura internazionale

Arrivata alla sua settima edizione, la Ciie è l’occasione per molte aziende straniere di entrare nel mercato della Repubblica popolare

Al via la fiera sull’import-export a Shanghai: la Cina conferma il suo impegno all’apertura internazionale
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All’inizio di novembre, la Cina ha adottato importanti riforme per facilitare gli investimenti stranieri nel suo mercato. Un impegno verso l’apertura, vista come chiave della modernizzazione, ma di certo non l’unico modo in cui la Repubblica popolare si relaziona a livello economico con il resto del mondo. Un altro esempio, in atto proprio in questi giorni, è la China International Import Export (Ciie), arrivata alla sua settima edizione.

Dal 5 al 10 novembre, le aziende internazionali che cercano di entrare nel mercato del gigante asiatico affolleranno Shanghai per l’evento che, secondo i dati riportati da China Media Group, ha generato affari per un valore cumulativo di 78,4 miliardi di dollari nel 2023, con un aumento del 6,7% rispetto al 2022. Quest’anno, la fiera ospiterà 3.496 espositori provenienti da 129 Paesi e regioni in un centro espositivo di oltre 360.000 metri quadrati

Ben 186 imprese e istituzioni hanno preso parte all’esposizione per sette anni consecutivi. Tra queste, l’Autorità portuale del Pireo, l’operatore dello scalo marittimo più grande della Grecia. “Il porto del Pireo partecipa alla Ciie ogni anno per esplorare nuove opportunità di cooperazione, con l'obiettivo di una partnership win-win con la Cina”, ha dichiarato l’espositore Evdoxia Kastrinelli. Tra le new entry, invece, figura l’irlandese Apitv, azienda di tecnologia automobilistica che, secondo quanto riferito, presenterà 45 prodotti innovativi. Oltre 120 stand all’interno della fiera, inoltre, sono stati messi a disposizione di Paesi in via di sviluppo, tra cui 37 dei meno sviluppati al mondo.

Durante la cerimonia d’apertura della Ciie, il premier Li Qiang ha sottolineato l’intenzione della Cina di proseguire lungo la strada dell’apertura, con ulteriori riforme volte al suo potenziamento. In particolare, a partire dall’8 novembre dovrebbe essere concessa l’esenzione dal visto d’ingresso ai cittadini di altre nove Paesi, portando il totale degli Stati compresi in questa lista a 30. All’inizio del mese, inoltre, Pechino ha eliminato tutte le restrizioni per gli investimenti stranieri nel settore manifatturiero, ha rivisto quelle per l’afflusso di capitali esteri nelle società quotate in borsa e consentirà la presenza di ospedali a partecipazione straniera in nove città.

In tutto questo, il Fondo monetario internazionale (Fmi) ha alzato le sue previsioni di crescita per la Repubblica popolare

al 5%, l’obiettivo posto dalle autorità del Paese. Sulla base della decisione dell’Fmi, Bloomberg ha riferito che la Cina dovrebbe rimanere il maggior contributore alla crescita economica globale nei prossimi cinque anni.

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