Giornata Mondiale del Rene, le tre malattie più diffuse

Si celebra il 13 marzo la Giornata Mondiale del Rene, l'occasione giusta per sensibilizzare e informare quante più persone possibili

Giornata Mondiale del Rene, le tre malattie più diffuse

Il 13 marzo si celebra la Giornata Mondiale del Rene, un'occasione questa molto importante per promuovere l'importanza della diagnosi precoce e per far conoscere a quante più persone possibili i campanelli d'allarme delle malattie renali. Numerose sono quest'anno le iniziative promosse in tutto il Paese dalla Società Italiana di Nefrologia (SIN) e dalla Fondazione Italiana del Rene ETS (FIR).

Un gran numero di centri di nefrologia e/o dialisi offriranno gratuitamente attività di screening (visita, misurazione della pressione arteriosa, esame delle urine). Delle stesse si potrà usufruire nelle piazze italiane dove, in collaborazione con la Croce Rossa, saranno altresì distribuiti materiali informativi. Non mancheranno, poi, i progetti di sensibilizzazione presso le farmacie aderenti e gli incontri nelle scuole.

A cosa servono i reni

I reni sono gli organi più importanti dell'apparato urinario. Situati nella cavità addominale ai lati delle ultime vertebre toraciche e delle prime lombari, essi hanno una tipica forma di fagiolo. Questi organi svolgono tre funzioni fondamentali per il benessere dell'organismo:

  • Regolano l'equilibrio idro-salino: sono in grado di mantenere l'equilibrio di acqua, sali minerali e altre sostanze
  • Eliminano le scorie: filtrano il sangue al fine di eliminare le scorie metaboliche, i farmaci e altre sostanze inutili o dannose
  • Producono determinati ormoni: sintetizzano ormoni molto importanti come l'eritropoietina per la produzione dei globuli rossi e la renina per il controllo della pressione sanguigna.

Nonostante tutte queste importanti attività, sono molte le persone che vivono tranquillamente con un rene solo poiché l'organo possiede una grande riserva funzionale.

L'insufficienza renale

Tra le patologie più diffuse che colpiscono il rene, ricordiamo l'insufficienza renale, ovvero l'incapacità da parte degli organi di svolgere correttamente le loro funzioni. Tale perdita della funzionalità può essere repentina e quindi acuta oppure può instaurarsi lentamente nel corso di mesi o anni. In questo caso la condizione è cronica.

Le cause dell'insufficienza renale

Le cause dell'insufficienza renale acuta sono varie e vengono suddivise in tre grandi gruppi:

  • Condizioni che rallentano o bloccano il flusso di sangue ai reni: malattie cardiache, infarto del miocardio, ustioni estese, reazioni allergiche, insufficienza epatica, emorragie importanti, grave disidratazione, assunzione di farmaci ipotensivi e antinfiammatori
  • Condizioni che recano un danno diretto ai reni: glomerulonefrite, lupus eritematoso sistemico, sclerodermia, mieloma, vasculite, sindrome emolitica-uremica
  • Condizioni che bloccano il flusso dell'urina: tumore alla vescica, carcinoma della cervice uterina, cancro del colon, tumore della prostata, calcoli renali, ipertrofia prostatica benigna.

A provocare, invece, l'insufficienza renale cronica concorrono il diabete (tipo 1 e 2), l'ipertensione, il rene policistico, la glomerulonefrite e la nefrite interstiziale.

I sintomi dell'insufficienza renale

I sintomi dell'insufficienza renale acuta insorgono in maniera brusca. Il paziente lamenta una ridotta produzione di urina, sonnolenza, stanchezza intensa, nausea, confusione mentale, dispnea e dolori al petto. Sono spesso presenti edemi agli arti inferiori.

Al contrario la sintomatologia dell'insufficienza renale cronica è meno intensa. Oltre alla nausea, al vomito e alla perdita di appetito, il soggetto può accusare debolezza, disturbi del sonno, spasmi muscolari, alterata produzione dell'urina. Ancora prurito, singhiozzo, ipertensione e dispnea.

La pielonefrite

Con il termine pielonefrite si indica una malattia infiammatoria, acuta o cronica, del rene e della pelvi renale. La sua origine è batterica. I patogeni, che nella maggior parte dei casi si trovano nella flora fecale (Escherichia coli, Proteus, Klebsiella), possono raggiungere i reni per via ascendente dalla vescica e più raramente per via discendente ematica e per via discendente linfatica.

Esistono, poi, fattori di rischio che facilitano l'instaurarsi della condizione. Si pensi, ad esempio, a stati di immunodepressione, a neuropatie periferiche e al ristagno delle urine provocato dalla presenza di calcoli o da altre ostruzioni renali.

I sintomi della pielonefrite

La pielonefrite acuta si manifesta con dolori anche intensi nella zona lombare, con febbre elevata, con nausea e con i segni tipici della cistite (pollachiuria, tenesmo, ematuria, disuria). Se si ricorre tempestivamente alla terapia giusta, i sintomi tendono a regredire entro due settimane e non ci sono conseguenze imprtanti a carico del rene colpito.

La sintomatologia della pielonefrite acuta è meno importante, ma perdura nel tempo. La prognosi non è assai favorevole. Infatti essa è in grado di provocare alterazioni infiammatorie significative dei reni alcune delle quali possono richiedere un trapianto di organo.

Il tumore al rene

Il tumore al rene, che si sviluppa in seguito ad una proliferazione incontrollata delle cellule dell'organo, colpisce soprattutto il sesso maschile. La probabilità di ammalarsi aumenta con l'avanzare dell'età. Non a caso si registra un picco delle diagnosi intorno ai 70 anni. Tre sono le varianti più frequenti della patologia: il carcinoma a cellule chiare (75-80% dei casi), il carcinoma renale papillare (15% dei casi) e il carcinoma cromofobo (5% dei casi).

Le cause del tumore al rene

Attualmente le cause del tumore al rene non sono ancora note, ma si ipotizza che esso sia causato da mutazioni genetiche ereditate o acquisite nel corso della vita. Secondo gli esperti, tuttavia, esistono dei fattori di rischio che ne favoriscono la comparsa. Tra questi menzioniamo:

  • Il fumo di sigaretta
  • L'obesità
  • L'ipertensione
  • La sindrome di von Hippel-Lindau
  • L'esposizione cronica ad alcuni metalli e a particolari sostanze chimiche.

I sintomi del tumore al rene

Il tumore al rene nelle fasi iniziali è asintomatico. Le manifestazioni compaiono quando la malattia è avanzata. Esse, inoltre, sono cambiate negli ultimi anni. In passato, infatti, a destare sospetto erano segni tre segni clinici: sangue nelle urine, massa palpabile e dolore al fianco.

Oggi, invece, il cancro dà luogo quasi sempre ad altri sintomi, in particolare: febbre, anemia, ipertensione, affaticamento, perdita di peso e di appetito. Purtroppo il tumore al rene metastatizza con molta facilità. Le metastasi raggiungono soprattutto le ossa, i polmoni, il fegato, il cervello, l'intestino e la cute.

Le regole per preservare la salute dei reni

La Giornata Mondiale del Rene è anche l'occasione giusta per parlare di prevenzione. Esistono alcune semplici norme che, se rispettate, possono preservare la salute renale:

  • Prediligere la dieta mediterranea
  • Tenere sotto controllo il peso
  • Praticare regolarmente attività fisica
  • Ridurre la quantità di sale
  • Bere abbondantemente
  • Non assumere farmaci se non prescritti dal medico
  • Non fumare
  • Controllare la glicemia e la pressione.

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