Bologna - Sabato a Genova contro la Sampdoria il Bologna sarà guidato da Franco Colomba, 54 anni, centrocampista rossoblù negli anni ’70-80. Menarini padre e figlia, dopo le sconfitte con Genoa e Napoli, non hanno dato prove d’appello a un Papadopulo vissuto sempre in bilico sulla panchina del Bologna, e in serata lo hanno esonerato dopo riunioni con gli altri dirigenti nell’azienda di famiglia (la Cogei costruzioni) e al centro tecnico di Casteldobole. È stata la conclusione di un matrimonio breve e perennemente tormentato: Giuseppe Papadopulo era arrivato solo nell’aprile scorso subentrando a Sinisa Mihajlovic, che a sua volta aveva sostituito Daniele Arrigoni (ancora a libro paga) verso la fine di un campionato sempre a rischio. Obbiettivo salvezza raggiunto, ma solo all’ultima giornata, e non senza coincidenze fortunate. Quindi i dubbi dell’estate, poi la conferma, ancora qualche attrito per una squadra molto rinnovata ma rimasta sostanzialmente debole. Non bastassero i risultati modesti (una sola vittoria, in casa col Livorno, 6 punti e terzultimo posto), ci sono state tempo fa anche le voci sull’arrivo di Luciano Moggi e dei "moggiani", che avrebbe inevitabilmente portato anche ad un cambio della guida tecnica.
Dalla B Colomba - che secondo voci ha battuto la concorrenza di Beretta e Delio Rossi e che l’anno scorso ha ricevuto il premio intitolato a Manlio Scopigno come miglior allenatore della serie B per la gran rimonta dell’Ascoli - è sempre rimasto legato alla città, ma i meno giovani ricordano anche il suo ultimo campionato da numero 10 rossoblù: finì con la retrocessione in serie C.
La Meranini: "Decisione dolorosa" "Una decisione dolorosa". Così Francesca Menarini, presidente del Bologna, ha descritto l’esonero di Papadopulo. Una scelta, però, "fatta in serenità e che non deve lasciare strascichi polemici" ha detto la Menarini presentando ai cronisti il nuovo allenatore, Colomba. "È un uomo di grande esperienza, un bolognese che ha Bologna e il Bologna nel cuore", lo ha introdotto la presidente. "Per me è stato un fulmine a ciel sereno. Questa società mi ha visto nascere, morire calcisticamente e poi rialzarmi" ha detto Colomba riferendosi allo scandalo scommesse del 1980, che lo vide coinvolto con la squalifica per tre mesi e che per questo ha creato qualche malumore tra i tifosi: "Per anni il mio nome è stato speso per questa panchina, ormai non ci speravo più".
Tornando poi sulla fine del rapporto con Papadopulo, la Menarini ha spiegato che la scelta è maturata in parte per i risultati: "Sei punti in otto partite non sono un bottino sufficiente". Ma soprattutto per una "non sintonia con la società": in particolare "mi ha fatto riflettere una sua dichiarazione a me di domenica sera" che che però non ha voluto riferire.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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