Robert Lewandoski si dice sicuro delle proprie sensazioni: il prossimo Pallone d'Oro sarà sollevato al cielo dal grande protagonista dell'ultimo mondiale, il capitano della Albiceleste fresca vincitrice della ambita coppa Leo Messi.
Lo stesso Leo Messi che gli aveva soffiato il trionfo nel 2021, l'anno in cui tutti erano certi che il riconoscimento tradizionalmente conferito dalla rivista sportiva francese France Football sarebbe stato attribuito al centravanti polacco. La decisione, che arrivò a conclusione di una stagione non particolarmente brillante per "La Pulga", scatenò in effetti non poche polemiche tra gli addetti ai lavori. Per il capitano argentino si trattava allora del settimo trofeo, pertanto, nel caso in cui dovesse davvero vincere, raggiungerebbe quota otto allori.
Le previsioni di Lewa
Durante un'intervista concessa al Mundo Deportivo, l'attuale numero 9 del Barcellona si è detto colpito dalla bellezza e dalla intensità della finale tra Francia e Argentina, presumibilmente la migliore mai vista in vita sua. "Sì, lo è stata, forse proprio perché si giocava durante la stagione", dichiara il centravanti polacco. "Se si fosse giocato come al solito alla fine di un'intensa stagione i calciatori sarebbero stati più stanchi, rendendo impossibile competere a un livello così alto e con quella qualità dopo 70 minuti. C'è grande differenza”, prosegue Lewandoski.
“Il pallone d'oro ha già un vincitore?”, chiede il giornalista.“Certo”, replica sicuro del fatto suo l'attaccante del Barça. “C'è forse un concorrente in più che gioca per lo stesso club (ovvio il riferimento a Kylian Mbappé), ma c'è solo una Coppa del Mondo che deciderà il vincitore della prossima edizione, e ora Leo è certamente al primo posto per ciò che è riuscito a ottenere sul campo, una cosa che significa tutto per lui. Ora può godersela”, aggiunge Lewandoski.
Il prossimo mondiale
A 34 anni compiuti, il sogno e l'obiettivo dell'attaccante del Barça è quello di giocare un ultimo mondiale. “So che se sarò pronto voglio esserci, ma è troppo presto per decidere. Mancano tre anni e mezzo, non quattro”, spiega. “È tanto e per ora sono concentrato sul prossimo Europeo”.
“Ti piacerebbe giocare con Leo prima di andare in pensione?”, chiede il giornalista del Mundo Deportivo.“Non dipende da me”, replica con un sorriso l'attaccante polacco.
“Certo, si vede che adesso gioca più come un 'trequartista', magari segna meno gol e concede più passaggi ai compagni anche se continua a segnare. Ma rispetto ad altre volte, adesso è il calciatore al fianco del quale qualsiasi attaccante sognerebbe di giocare”, conclude.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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