I punti chiave
L’Inter riesce ad approfittare del passo falso del Napoli e raggiunge Atalanta e Fiorentina ad un punto dall’undici di Conte. La vittoria contro il Venezia, però, richiede parecchia più fatica rispetto alle previsioni per la buona prova dell’undici di Di Francesco, che regge fino a quando Lautaro Martinez sceglie il momento migliore per tornare a gonfiare la rete. Nonostante il poco turnover operato da Inzaghi, i lagunari rimangono a lungo in partita, grazie anche alle parate di Filip Stankovic e sfiorano il colpaccio nel finale. Il nuovo entrato Sverko riesce in qualche modo a mettere in porta un cross di Hips, vincendo lo scontro aereo con Bisseck. La disperazione del Meazza dura poco, visto che lo sloveno si è aiutato con una mano. Vediamo come si sono comportati i protagonisti delle due squadre nelle nostre pagelle.
INTER (3-5-2)
Yann Sommer 7 – Dopo mezz’ora di tutto riposo, il portiere elvetico si riscatta negando il gol ad Oristanio e risultando decisivo in diverse altre occasioni.
Benjamin Pavard 6 – Nonostante in difesa rischi poco o niente, spreca un giallo con un intervento ruvido alla mezz’ora. Per il resto, gara senza grossi errori ma pochi lampi.
Stefan De Vrij 6 – Alle volte ti dimentichi che sia in campo, visto che il Venezia gioca solo di rimessa. Sfortunato nel secondo tempo, quando spreca la palla del 2-0.
Alessandro Bastoni 6 – Che l’ex Atalanta è uno dei giocatori più affidabili nella rosa di Inzaghi si sa da un pezzo. Partita non molto apparescente ma di tanta sostanza.
Dal 70’ Yann Bisseck 6 – Il difensore tedesco non vede molto il campo e ci mette qualche minuto a carburare. Fortunato quando il suo mezzo errore difensivo viene annullato dal tocco di mano di Sverko.
Denzel Dumfries 6,5 – L’olandese non è costante ma quando si fa vedere in attacco la sua qualità si sente sempre. Quando il Venezia concede spazi, è sempre coinvolto nelle azioni da gol dell’Inter.
Niccolò Barella 6 – Che non è in forma smagliante lo si capisce al 26’, quando stoppa male e si divora un’occasione da gol enorme. Prova a rifarsi svariando, anche se in maniera poco concreta.
Dal 70’ Hakan Calhanoglu 6,5 – Quanto manchino all’Inter i suoi lanci millimetrici lo capisci appena torna in campo. Sul suo gran tiro serve una paratona di Stankovic per negargli il gol.
Piotr Zielinski 6 – Inzaghi lo fa giocare più arretrato rispetto al solito: se in difesa fa il compitino, molto meglio quando può dare una mano in attacco.
Dall’83’ Davide Frattesi s.v.
Henrikh Mkhitaryan 6,5 – Visto che è spesso al posto giusto al momento giusto, i passi avanti sono innegabili. Dopo un erroraccio, si rifa nella ripresa segnando un gol ma in fuorigioco.
Federico Dimarco 7 – Appena vede verde davanti a sé, scatena la sua velocità come sempre: quando mette a posto la mira, fornisce assist davvero al bacio.
Dal 75’ Matteo Darmian s.v.
Marcus Thuram 5 – Si muove tanto, sgomita, ma non sempre ha la lucidità necessaria in area di rigore. L’errore al 67’ è marchiano e fa dimenticare i buoni uno-due sulla sinistra con Dimarco.
Lautaro Martinez 6,5 – Dopo la delusione del Pallone d’Oro, ha una voglia di segnare incredibile. Dopo qualche buon passaggio a innescare Dumfries o Dimarco, timbra il cartellino da attaccante di razza qual è. Segna e va subito a sedersi in panchina: con l’Arsenal alle porte, giusto così.
Dal 70’ Mehdi Taremi 6 – L’attaccante persiano ci mette sempre tanta volontà e si capisce che vorrebbe spaccare il mondo ma non sembra godere dei favori della Dea Bendata. Peccato, ma avrà sicuramente il tempo di rifarsi.
Simone Inzaghi 6 – Scelta coraggiosa schierare l’undici titolare nonostante l’incrocio con l’Arsenal di mercoledì. L’Inter, però, non trova subito la quadra dell’attenta difesa neroverde e tiene troppo a lungo in partita il volenteroso Venezia. Con l’Arsenal, però, certi errori non puoi farli davvero.
VENEZIA (3-5-2)
Filip Stankovic 7 – Giocare contro la propria squadra non è mai semplice ma il prodotto del vivaio nerazzurro fa un partitone, tenendo a galla i suoi con parate importanti. Incolpevole sul gol del Toro.
Giorgio Altare 5 – Il confronto con Thuram non è dei più semplici ma il difensore ex Cagliari vive una serata piuttosto complicata. Di Francesco se ne accorge e lo cambia all'intervallo.
Dal 45’ Marin Sverko 6,5 – Quando i suoi provano a giocarsela, è costretto agli straordinari per contenere gli arrembanti avanti nerazzurri. Fortunato quando il suo tocco di mano è annullato dal fuorigioco di Thuram. Al posto giusto al momento giusto fino al beffardo tocco di mano.
Michael Svoboda 5,5 – Parecchi palloni persi sulla mediana, partita certo non brillante la sua ma, considerato le circostanze, ha comunque contribuito alla causa.
Jay Idzes 6,5 – La voglia di portarsi in avanti non gli manca ma è sfortunato quando la sua botta al volo viene respinta dai pugni di Sommer.
Francesco Zampano 6 – Lotta coltello tra i denti contro Dumfries, limitando le proiezioni offensive dell’olandese. Non è sempre perfetto ma la sua grinta è comunque utile per i lagunari.
Dal 75’ Alfred Duncan 6 – L’ex nerazzurro soffre come tutta la retroguardia neroverde ma, tutto sommato contribuisce ad evitare un passivo pesante, facendosi vedere anche in avanti.
Domen Crnigoj 5 – Dalle sue parti l’Inter è sempre in grado di creare problemi ed il centrocampista sloveno soffre molto la tecnica della mediana nerazzurra.
Dal 45’ Gianluca Busio 6 – Discreto l’impatto dello statunitense sulla partita, con alcune chiusure precise che contribuiscono a tenere a galla il Venezia.
Hans Nicolussi Caviglia 6,5 – L’ex bianconero fa la solita partita ordinata, anche se deve vedersela con una delle migliori mediane d’Europa. Comunque una prestazione positiva la sua.
Dall’82’ John Yeboah 5 – Il colombiano aggredisce la difesa nerazzurra ma, quando si trova dalle parti di Sommer, è troppo frettoloso, sprecando malamente una delle rare palle gol create dai suoi. Fa bene Di Francesco ad andare su tutte le furie in panchina.
Magnus Kofod Andersen 6 – Dopo un primo tempo un po’ anonimo, il danese si sveglia e trova alcune verticalizzazioni interessanti. Evitabile l’intervento duro su Pavard.
Dal 75’ Mikael Egill Ellertsson 6 – L’islandese non ha molte occasioni per farsi notare e, se non altro, ha il coraggio di provare a pungere, pur se non in maniera molto convincente.
Ridgeciano Haps 6,5 – Giocatore interessante questo talento di scuola olandese, specialmente quando ha spazio per sfruttare al meglio la sua velocità sulla fascia.
Joel Pohjanpalo 6 – Nel primo tempo vede pochissimi palloni giocabili, fornendo un gran pallone al compagno di reparto, che spreca. Meglio nella ripresa, quando sfiora il gol più volte.
Gaetano Oristanio 6 – La fantasia e rapidità di esecuzione non gli manca ma quando il capitano gli mette un pallone d’oro tra i piedi, si fa ipnotizzare da Sommer.
Eusebio Di Francesco 6 – Va dato merito al tecnico neroverde di far sempre giocare il suo Venezia a calcio, anche quando incrocia una corazzata come l’Inter. I lagunari pressano alto ma sprecano le poche palle gol create. Errori del genere con una grande si pagano sempre.
Maria Sole
Ferrieri Caputi 6 (arbitro) – Partita tranquilla con pochi episodi degni di nota, tenuta in pugno con carattere dal fischietto labronico. I sette minuti di recupero concessi nella ripresa sembrano però un po’ eccessivi.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.