Bologna furioso al termine del match dello Juventus Stadium per il rigore non concesso dall'arbitro Marco Di Bello ai felsinei per un contatto, netto, tra Iling jr e Ndoye. L'amministratore delegato del club rossoblù Claudio Fenucci, ha tuonato contro il direttore ai microfoni di Dazn:"È un episodio clamoroso, era rigore e rosso: ci è stata tolta una vittoria certa. È impensabile che un episodio del genere non venga sanzionato e in 25 anni che faccio l'amministratore delegato non ho mai parlato di arbitri: questa è l'occasione, faccio i complimenti alla mia squadra e sono qui anche a difesa della squadra e di una tifoseria perché sarebbe stata una vittoria non banale per Bologna".
Il contatto incriminato
La dinamica dell'azione sembra chiara con il giocatore del Bologna che prende posizione su quello della Juventus passandogli davanti e mettendosi così in posizione per colpire verso la porta di Perin. Per Di Bello, però, non è rigore e nemmeno un episodio meritevole di essere rivalutato al Var:
Era rigore? pic.twitter.com/HBMXmPOjVS
— OcwSport.com (@ocwsport) August 27, 2023
La difesa di Di Bello
"Ho visto bene io, caduti assieme", sarebbe stata questa la frase pronunciata dal direttore di gara per motivare la sua decisione di non concedere il calcio di rigore al Bologna. Secondo quanto riporta La Repubblica, però, questa sua arringa difensiva non sarà sufficiente ad evitargli uno stop forzato, con il designatore arbitrale Gianluca Rocchi che pare sia pronto a fermarlo per questo grave errore. Se il fischietto pugliese fosse andato all'on field rewiev per rivedere le immagini del contatto molto probabilmente avrebbe cambiato idea concedendo il penalty ai rossoblù. Di Bello, però, non ha accontentato nemmeno la Juventus: sul tavolo il gol annullato a Vlahovic e due presunti rigore non concessu per un fallo ai danni di Federico Chiesa (una spinta) e per un tocco di mano, involontario, in area da parte di un difensore rossoblù sul crosso di Weah.
Malore per Allegri
Al termine del match un furioso Massimiliano Allegri si è presentato negli spogliatoi per sfogare tutta la sua rabbia per una partita che andava vinta davanti al pubblico di casa. Questo sfogo ha provocato al tecnico toscano un leggero malore con il suo vice Marco Landucci che si è presentato davanti alle telecamere al posto del tecnico della Juventus: "Massimiliano ha avuto un piccolo malore ma nulla di grave, per questo ha mandato me".
Queste sue parole sono state poi "corrette" dall'ufficio stampa bianconero che ha parlato di stanchezza generalizzata motivo per cui si è preferito lasciarlo tranquillo. Sull'episodio chiave, ovvero il fallo di Iling jr in area su Ndoye che ha scatenato le proteste del Bologna Landucci ha glissato: "Faccio come Thiago Motta, non commento, è l'arbitro che decide, noi accettiamo le decisioni, senza essere né a favore né contro".
Secondo quanto riporta Tuttosport, però, sarebbe stato Allegri a lamentarsi dell'arbitraggio del fischietto pugliese: "Ma cosa si lamentano! Che c'erano due rigori prima per noi!".
Il tecnico toscano si riferisce all'intervento di Lucumì in area di rigore che tocca il pallone con la mano sul cross di Weah e al gomito largo di Moro sulla schiena di Chiesa che a inizio ripresa Di Bello ha valutato come non da rigore.
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