Caos per le liberalizzazioni: i tassisti in rivolta a Roma, blocchi e caos in tutta Italia

A Fiumicino nessun taxi agli arrivi. Un gruppo aggredisce i colleghi in servizio. Caos a Napoli, Milano e Torino. La mappa delle proteste. VIDEO 1 - 2. Presidio a Palazzo Chigi. Benzinai, notai, farmacisti: tutti contro Monti L'ANGOLO DEI TASSISTI Raccontateci la vostra protesta: scrivete al Giornale.it

Caos per le liberalizzazioni: i tassisti in rivolta a Roma, blocchi e caos in tutta Italia

Continua la protesta dei tassisti contro il decreto liberalizzazioni che dovrebbe approdare oggi al Consiglio dei Ministri per il primo esame. Dopo aver bloccato alcune città nella giornata di ieri, oggi la rivolta continua. 

A Roma alcuni posteggi dei taxi sono diventati il centro di assemblee spontanee che hanno causato non pochi disagi ai cittadini e ai turisti, rischiando il fermo totale della città e segnando un altro giorno di stop, dopo le assemblee che ieri sera avevano interessato la stazione Termini e l'aeroporto di Fiumicino.

Nessun taxi a Fiumicino. Disagi per i passeggeri in arrivo che hanno dovuto optare per altri mezzi di trasporto. Gli unici taxi all'aeroporto, in numero assai limitato comunque, si vedono solo nella zona partenze. Non si registrano comunque file di passeggeri agli stalli di prelevamento, nella zona arrivi del Terminal 1.

I tassisti stanno tenendo un presidio a Palazzo Chigi. "Le liberalizzazioni impoveriscono l'economia italiana", sostengono, sottolineando come i tassisti "andranno incontro a un dimezzamento dello stipendio" se la bozza sulle liberalizzazioni dovesse passare e a "un aumento del numero di taxi che porterà solamente a ulteriori introiti per lo Stato". Alcuni dei manifestanti si sono detti disposti a un dialogo con il Governo, nel momento in cui venisse chiamati e se messi di fronti a proposte giudicate valide. 

Meno disposti al dialogo alcuni tassisti, che stavano manifestando in piazza Colonna a Roma, che a suon di calci e fischi hanno aggredito il taxi di un collega che aveva deciso di non aderire allo sciopero. I manifestanti hanno invaso anche via del Corso per qualche minuto, per poi lasciare libero il passaggio.

E trovare un taxi è difficile anche a Milano. Il servizio non è sospeso ma i taxisti stanno organizzando assemblee spontanee per discutere l’ipotesi del governo di liberalizzazione del servizio. Proprio a causa delle assemblee il numero delle auto in circolazione è inferiore. I maggiori disagi agli aeroporti e alla stazione Centrale. Disagi in mattinata anche a Trieste, con i taxi della stazione ferroviaria parcheggiati e vuoti, con appeso il cartello "assemblea in corso" sul parabrezza.

La protesta continua anche a Napoli, dove va avanti l'assemblea di piazza del Plebiscito, con la conseguente sospensione del servizio. Nella notte molti taxi sono rimasti parcheggiati di fronte al Palazzo Reale. Il loro numero dovrebbe aumentare nelle prossime ore. 

La situazione sta comunque lentamente tornando alla normalità, anche grazie all'appello di Loreno Bittarelli, presidente di Uritaxi e 3570, che ha chiesto "di ripristinare il servizio".

Intanto la commissione di garanzia sugli scioperi starebbe valutando la possibilità di scrivere al ministero dell'Interno, ai prefetti e ai sindacati per verificare se esistano gli estremi per un'ordinanza di precettazione, per ridurre l'impatto delle proteste dei tassisti sul normale servizio. Dura anche la reazione della Codacons, che definisce lo sciopero "un comportamento masochista che danneggia unicamente i tassisti". Ma i tassisti non recedono e ribadiscono: sciopero generale il 23.

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