Caro Oldani, che aria tira sull’Expo? Lei è praticamente vicino di casa,vista l’esigua distanza tra l’area espositiva e il suo celebre D’O... "Mi sembra che finalmente ci sia positività in giro, una nuova consapevolezza che si tratti di un’occasione imperdibile per tutti, pessimisti compresi. Io sono sempre stato tra gli ottimisti, sia chiaro: credo nella mia città, nella mia regione ein questo Paese e quindi come faccio a non credere nell’Expo? ". Davide Oldani, il maestro della cucina POP – riduttivo definirla popolare – attende con impazienza l’evento che segnerà anche il suo progetto numero due, annunciato lo scorso anno per il decennale del locale di Cornaredo (il più prenotato d’Italia) ma rinviato appunto al 2015. Cosa sarà? "Qualcosa" nei pressi dell’area, sicuramente di successo e non banale. Di più non è dato sapere, per ora.
In compenso,ecco svelato il piatto che Davide ha dedicato all’Expo: zafferano e riso alla milanese, in un’iniziativa "firmata" da Samsung, global sponsor della rassegna e di cui lo chef milanese è testimonial. "Da un lato voglio dare lustro all’evento con un piatto spettacolare, del territorio e della nostra tradizione rivista in chiave moderna. Dall’altro, è rendere omaggio a due prodotti della nostra terra, coltivati dai nostri contadini. Non è retorica ma uno stretto collegamento con il tema dell’Expo".
Oldani ha le idee chiare su come sfruttare l’evento. "Verrà un mare di gente. Quindi dobbiamo lavorare per far capire a quei milioni di persone chi siamo e cosa facciamo, sul fronte del cibo ma non solo.L’Italia deve tornare a essere un Paese turistico nel vero senso della parola, abbiamo pensato che bastasse esportare i prodotti. E invece dobbiamo importare le persone, visto che la bellezza è qui. Da San Marco al Colosseo, dai laghi alle montagne sino alle isole e via dicendo. Adesso abbiamo la possibilità di ripartire, non possiamo perderla".
Vale anche per il wine & food? "Assolutamente ma non pensando, come fanno molti,solo all’export. Io penso alla tutela dei prodotti italiani: dobbiamo attrarre i turisti stranieri nei nostri ristoranti o nelle nostre cantine, esattamente come si mettono in coda da sempre per una visita a un monumento. In questo modo capiranno che il prodotto italiano, anche se disponibile da loro, assume tutto un altro significato se consumato qui e cucinato dai nostri cuochi". Felice oltremodo perché sarà la sua città a ospitare l’evento ("Ho girato tanto,ma da milanese che sta bene a casa sua e non in cerca di avventure.
Sono orgoglioso di esserlo e alla fine,saltando da un impegno all’altro, sono sempre sotto la Madonnina" dice), Oldani allunga un solo consiglio per chi ha in mano la macchina organizzativa, Comune, Regione, enti vari: "Mettersi insieme, intorno a un tavolo, non quando necessario ma settimanalmente, senza saltarne una. Ci vuole un confronto costante per evitare che la briciolina diventi un problema serio e faticosamente risolvibile. Dialogo ed equilibrio sono a mio avviso il modo migliore per lavorare e vivere bene".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.