La Cina apre a Obama: "Lo Yuan più flessibile per favorire la ripresa"

La Banca centrale cinese ha comunicato che renderà "più flessibile" la sua valuta. La Cina negli ultimi mesi ha subito forti pressioni, in particolare dagli Usa, per aumentare il valore dello yuan. Obama: "Passo costruttivo"

La Cina apre a Obama: 
"Lo Yuan più flessibile 
per favorire la ripresa"

Pechino - La Cina renderà "più flessibile" la sua valuta, lo yuan. Lo afferma oggi la Banca Centrale cinese in una nota. La Cina sta subendo forti pressioni, in particolare dagli Usa, per aumentare il valore dello yuan in modo da correggere gli squilibri nel commercio internazionale e favorire la ripresa economica. La decisione di rendere "più flessibile" il tasso di cambio dello yuan, afferma la Peoplès Bank of China in un comunicato diffuso sul suo sito web, è stata presa considerando che "l’ economia globale si sta gradualmente riprendendo". "La ripresa e la crescita dell’economia cinese ha acquistato solidità con il rafforzamento della stabilità economica", prosegue il comunicato. Di conseguenza, "è desiderabile procedere ulteriormente con la riforma del tasso di cambio del reminbi (un altro nome dello yuan) e incrementare la flessibilità del tasso di cambio". La Banca Centrale cinese precisa che "un’ enfasi costante verrà messa nel riflettere l’ offerta e la domanda del mercato in riferimento ad un ’panierè di monete.

Aumento contenuto La fascia di oscillazione rimarrà la stessa che è stata annunciata in precedenza sul mercato interbancario delle valute". Secondo la Peoplès Bank, inoltre, il surplus commerciale cinese si è "notevolmente" ridotto nel 2010, e quindi "non esistono le basi per un aumento su larga scala del tasso di cambio del reminbi". Parole queste che sembrano indicare la volontà di procedere ad un contenuto aumento del tasso di cambio della valuta cinese.

Obama: "Un passo costruttivo" Il presidente degli Stati Uniti, Barack Obama, definisce un passo "costruttivo" la decisione delle autorità di Pechino di consentire più flessibilità allo yuan cinese. "La decisione della Cina di aumentare la flessibilità del suo tasso di cambio è un passo costruttivo che può contribuire a salvaguardare la ripresa e contribuire ad una economia globale più equilibrata" ha detto in una dichiarazione resa nota dalla Casa Bianca

Fmi: positivo, aiuterà le famiglie Uno yuan più flessibile "contribuirà ad incrementare il reddito delle famiglie cinesi e fornire incentivi necessari a reindirizzare gli investimenti verso le industrie che servono i consumatori cinesi". Così il direttore generale del Fondo Monetario Internazionale, Dominique Strauss-Kahn, commenta la decisione della Cina di aumentare la flessibilità della moneta nazionale. Una mossa che, secondo Strauss-Kahn, sarebbe stata comunque compresa nelle dichiarazioni finale del G20 in programma a Toronto. 

Soddisfazione a Washington "Diamo il benvenuto alla decisione della Cina di aumentare la flessibilità del suo tasso di cambio". Così gli Stati Uniti, attraverso il segretario del Tesoro, Timothy Geithner, accolgono la decisione della Cina di sbloccare lo yuan, che dal luglio 2008 viene scambiato a circa 6,83 dollari.

"Un'attuazione decisa darebbe un contributo positivo ad una crescita forte e bilanciata. Guardiamo avanti per continuare a lavorare con la Cina nel G20 e rafforzare in modo bilaterale la ripresa", aggiunge Geithner in una nota, citata da Bloomberg. 

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