Costato oltre un miliardo di euro, Cosmo SkyMed (Constellation of small satellites for mediterranean basin observation) è il più grande programma spaziale italiano e il primo programma spaziale duale, ossia civile e militare, realizzato in Europa. Con il lancio del quarto e ultimo satellite, si completa la prima costellazione di satelliti radar ad apertura sintetica (Sar) in banda X e perciò attivi giorno e notte e in qualsiasi condizione meteorologica.
Osservando la Terra insieme, dall'orbita polare alla quale si trovano e all'altitudine di 637 chilometri, i quattro satelliti si comportano come un unico occhio sempre aperto sulla Terra per sorvegliare ambiente e territorio, compresi i movimenti e i sottili cambiamenti legati ai rischi di frane, alluvioni, terremoti ed eruzioni vulcaniche. Controllano anche il mare, con particolare attenzione all'inquinamento da idrocarburi. Con l'arrivo del quarto satellite le immagini che ogni giorno l'intera costellazione invierà sulla Terra aumenteranno dalle attuali 1.350 a 1.800. Il programma è stato realizzato grazie al ministero per l'Istruzione, Università e Ricerca con il finanziamento di Agenzia Spaziale Italiana (Asi) e ministero della Difesa.
L'intera costellazione, compreso il sistema per la gestione dei dati, è stata progettata e costruita in Italia dalle aziende della Finmeccanica Thales Alenia Space, Telespazio e Selex Galileo, A gestire l'acquisizione e la commercializzazione dei dati dei satelliti è la società e-Geos, costituita per il 20% dall'Asi e per l'80% dalla Telespazio.
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