"Ha sottratto un milione di euro". La Cassazione respinge il ricorso di Lady Soumahoro

Nello scandalo relativo alla cooperativa Karibu, secondo i giudici Murekatete era "beneficiaria di risorse societarie distratte per un importo di oltre un milione di euro"

"Ha sottratto un milione di euro". La Cassazione respinge il ricorso di Lady Soumahoro
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Altra sconfitta in ambito giudiziario per la moglie di Aboubakar Soumahoro. Liliane Murekatete ha infatti perso il suo ricorso presentato presso la Corte Cassazione contro i giudici del tribunale del Riesame che, di fatto, avevano confermato l'ordinanza di misure cautelari nei suoi confronti (ovvero l'obbligo di firma). I giudici ermellini hanno così confermano la verità delle "condotte distrattive" compiute dalla donna, che era "beneficiaria di risorse societarie distratte per un importo di oltre un milione di euro", Lei è attualmente imputata - insieme alla suocera e ai cognati del deputato ex Alleanza Verdi-Sinistra - a vario titolo di di frode nelle pubbliche forniture, bancarotta fraudolenta patrimoniale e autoriciclaggio in un'inchiesta sulla gestione di un centro di accoglienza straordinaria (CAS) per richiedenti asilo e rifugiati, gestito dalla cooperativa Karibu. Lo scorso giugno erano stati revocati gli arresti domiciliari.

Tali condotte distrattive "sono state poste in essere mentre l'indagata era sottoposta a misura interdittiva per altro procedimento", scrivono i magistrati. Per ridimensionare il ruolo della Mureketete, in relazione allo scandalo portato alla luce poco meno di due anni fa dalla procura di Latina, l'avvocato difensore aveva sostenuto che lei fosse in realtà né più né meno che una mera esecutrice. Una specie di segretaria, nella sostanza, che "non ricoprisse cariche sociali se non quella di una società inattiva da venti anni e avente un diverso oggetto sociale relativo alla organizzazione di matrimoni". Qui però i togati della Cassazione eccepiscono in merito al compito di Lady Soumahoro: "È infondata la doglianza relativa alla non pertinenza del pericolo rispetto alla carica ricoperta in una società avente ad oggetto l'organizzazione di matrimoni".

Niente da fare quindi per la Mureketete, la quale non aveva assolutamente un ruolo secondario, stando a quello che dicono giudici della Cassazione. Le ordinanze impugnate descrivono un ruolo ben diverso da quello di segretaria, risultando che la persona indagata "abbia ricoperto incarichi di gestione per quanto emerge dal contenuto di mail", ma anche dalle dichiarazioni di persone informate dei fatti, dalle attività di relazioni pubbliche con esponenti delle istituzioni, nonché "dalla sostituzione della madre, come anche dall'accreditarsi come legale rappresentante della società" oltre ad essere - per l'appunto - la stessa ricorrente beneficiaria di risorse societarie distratte "per un importo di oltre un milione di euro".

Le motivazioni dei giudici riguardano l'inchiesta bis del caso Karibu per il quale è in corso il processo (tra le parti civili vi sono sindacati, ministero degli Interni e Codacons), anche se La procura pontina ha chiesto la riunione dei due procedimenti a carico dei familiari di Aboubakar Soumahoro.

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