Rovigo, derisero la prof colpita da pallini di gomma ma i giudici archiviano: "Non è reato"

La professoressa Maria Cristina Finatti denunciò l'intera classe dopo essere stata colpita da pallini di gomma sparati con una pistola ad aria compressa. La Procura di Venenzia ha archiviato il caso. Tre studenti restano indagati

Rovigo, derisero la prof colpita da pallini di gomma ma i giudici archiviano: "Non è reato"
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Si è concluso con una archiviazione il procedimento a carico della classe dell'Istituto tecnico "Viola Marchesini" di Rovigo che, nel 2022, salì alla cronaca per l'episodio della professoressa colpita da pallini di gomma sparati con una pistola ad aria compressa durante la lezione. Per i pm della Procura di Venezia, titolari dell'inchiesta aperta nei confronti di 21 alunni con l'ipotesi di reato per oltraggio a pubblico ufficiale, non c'è nulla di penalmente rilevante nella condotta degli studenti che derisero l'insegnante, Maria Cristina Finatti. Mentre restano indagati il 14enne che bersagliò la docente, il ragazzo che riprese la scena con il cellulare e l'altro che fece sparire "l'arma". "Era l’occasione per lanciare un segnale importante a tutta la comunità scolastica - dicono al Corriere della Sera gli avvocati della donna, Tosca Sambinello e Nicola Rubiero -invece si preferisce soprassedere. È come se non difendere la loro insegnante, deriderla, e poi tentare di coprire i colpevoli, non avesse contribuito a quel vergognoso agguato".

La vicenda

L'episodio risale all'11 ottobre del 2022. Durante la lezione, il 14enne sparò una raffica di pallini contro la professoressa, colpendola alla testa. "Ah che dolore! Chi è stato?", domandò l'insegnante. La classe rimase in silenzio, salvo poi scoppiare a ridere. In men che non si dica, la docente venne nuovamente bersagliata: uno dei pallini la colpì sotto l'occhio sinistro. "Pochi centimetri e avrei perso la vista", ricorda Finatti. La scena venne ripresa con lo smartphone da uno studente, mentre gli altri assistevano divertiti. Il video finì dapprima nelle chat di Whatsapp e poi sui social, diventando virale su TikTok.

L'amarezza della prof

Indignata per l'accaduto, Maria Cristina Finatti decise di denunciare l'intera classe. Un gesto eclante che suscitò grande clamore mediatico: "Nessuno mi ha difesa: ridevano a basta. - dice la professoressa - Tranne il padre di uno dei ragazzi, neppure i genitori hanno mai espresso solidarietà". Ora anche la Procura ha deciso di archiviare le indagini nei confronti dei 21 studenti: "Sono delusa", ammette la docente. "L’unica consolazione è che, probabilmente, prima o poi almeno i principali autori dovranno rispondere di quel che mi hanno fatto.

- conclude Finatti - Ma la lentezza della Giustizia è snervante". A giugno dello scorso anno, il 14enne che aveva bersagliato l'insegnante venne promosso con 9 in condotta. Il voto fu abbassato a 7 dopo l'intervento del ministro Valtidara.

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