Il 2023, lo si sapeva, sarebbe stato un anno cruciale per la vicenda giudiziaria che ha visto protagonista l’atleta paralitico Oscar Pistorius. Perché dopo la condanna ricevuta nel 2017, sarebbe stato solo in questi mesi che l’uomo, ritenuto colpevole di omicidio, avrebbe potuto uscire dal carcere di Atteridgeville in Sudafrica, dove pulisce i bagni e coltiva cavolfiori, con la libertà condizionata.
Ma la scarcerazione per Pistorius non sarà a stretto giro: sebbene venerdì al National Parole Board sia prevista la concessione della libertà condizionata dalla famiglia della vittima, l’allora fidanzata Reeva Steenkamp, l'uomo non sarà rilasciato immediatamente. Accade a causa di una “procedura interna” del Dipartimento penitenziario (Dcs). La legale degli Steenkamp Tania Koen ha spiegato che quando “viene concessa la liberazione condizionale, il Dcs segue una procedura interna, che generalmente avviene entro un mese”. Tuttavia ogni caso giudiziario potrebbe essere a sé e alcune volte potrebbero entrare in gioco dinamiche dettate da “volontà politica”. Il caso in effetti aveva scosso il mondo intero e non solo quello dello sport. E a Pistorius era stata respinta una prima richiesta di rilascio per lo scorso marzo, poiché per il Dcs l’atleta non aveva scontato il periodo minimo di detenzione necessario per il rilascio.
Pistorius, che ha conquistato nella sua carriera 6 medaglie d’oro paralimpiche, prima della vicenda giudiziaria, è stato un velocista di altissimo livello, tanto da realizzare dei tempi tali da venir addirittura accusato di essere “favorito” dalla protesi che gli permetteva di gareggiare nell’atletica leggera nonostante la sua disabilità. Difficilmente riprenderà a correre quando uscirà di prigione, soprattutto per un fattore legato all'età: Pistorius ha oggi 36 anni.
L’atleta fu arrestato il 14 febbraio 2013 per l’omicidio di Reeva Steenkamp. L’uomo confessò di aver in effetti esploso 4 colpi di pistola attraverso la porta del bagno chiusa, ma anche di aver scambiato la fidanzata per un intruso. Nel 2014 fu condannato a 5 anni per omicidio colposo, con l’aggiunta di 3 anni per il possesso illegale di un’arma da fuoco. Ma dopo un anno di galera a Pistorius sono stati comminati gli arresti domiciliari.
Tuttavia la giustizia sudafricana è andata ancor più in profondità nella vicenda e alla fine Pistorius è stato riconosciuto colpevole
di omicidio volontario e condannato nel 2017 a una pena detentiva di 13 anni e 6 mesi. E ora la sua vicenda, che sembrava essere giunta a una svolta decisiva, non è detto che si concluderà troppo presto.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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