Macron vola in Qatar e a Parigi scoppia la bufera

Per assistere a Francia-Marocco Emmanuel Macron ha lasciato dietro di sè alcuni dossier caldissimi. E al vertice Ue-ASEAN si farà rappresentare da Scholz

Macron vola in Qatar e a Parigi scoppia la bufera

Emmanuel Macron è volato in Qatar per assistere all’attesissima partita tra Francia e Marocco, valida per le semifinali del Mondiale di calcio Qatar 2022. Il presidente francese ha tuttavia lasciato il Paese in un momento a dir poco delicato. Tra i numerosi dossier aperti sul tavolo e le mille polemiche sopraggiunte in seguito alle perquisizioni della sede del suo partito, Renaissance, e degli uffici di McKinesy a Parigi, nell’ambito delle indagini sulle presunte consulenze avvenute durante la campagna elettorale presidenziale risalente al 2017.

Macron in Qatar

Certo, Macron aveva annunciato nei giorni scorsi che sarebbe volato a Doha in caso di qualifica della nazionale francese alle semifinali. Ma il capo dell’Eliseo non poteva immaginare che il testa a testa tra i Blues e il Marocco sarebbe caduto in un giorno di fuoco.

Per sostenere la Francia con un viaggio lampo, il presidente francese ha bypassato lo scandalo McKinsey, i rischi blackout per il freddo polare, scioperi e malcontento sociale diffuso per il caro energia e l’esplosione del carovita.

All’indomani della Conferenza di Parigi per l’Ucraina, orchestrata da Macron in persona, pur di assistere ai Mondiali, al summit di Bruxelles tra l’Unione europea e il Sud-Est asiatico, il leader francese si farà rappresentare cancelliere tedesco Olaf Scholz.

"Il fatto di sostituirsi a vicenda in caso di assenza è una pratica del partenariato franco-tedesco e testimonia la vicinanza e la fiducia tra i due Paesi", ha sottolineato l'Eliseo, aggiungendo che "l'ambizione del presidente per le relazioni con l'Asia del sud-est e l'Indopacifico in generale resta intatta".

A Parigi scoppia la polemica

La spiegazione dell’Eliseo ha scatenato mille polemiche. Anche perché la decisione di Macron giunge in un contesto di evidenti disaccordi tra Parigi e Berlino su diversi temi rilevanti, e che ha già costretto le due capitali a rinviare, probabilmente a gennaio, il consiglio dei ministri congiunto inizialmente previsto lo scorso ottobre. Nei mesi scorsi Macron e Scholz si sono incontrati e contattati in diverse occasioni per tentare di rilanciare lo storico rapporto bilaterale, cruciale anche per la tenuta delle politiche Ue.

In ogni caso, di ritorno dal Qatar, in partenza da Doha nella notte, il presidente francese raggiungerà direttamente Bruxelles per partecipare al Consiglio europeo del 15 dicembre. Nel frattempo, all'Assemblea nazionale francese infuria la polemica sul viaggio di Macron in Qatar.

Il caso McKinsey

Nelle scorse ore, inoltre, la stampa francese ha riferito di perquisizioni svolte dai giudici della fase istruttoria sia nella sede parigina della nota società di consulenza McKinsey che in quella di Renaissance, il partito presidenziale, che dell'associazione che lo finanza.

L'informazione è arrivata dal quotidiano locale Le Parisien, successivamente confermata da altre agenzie e testate, ricordando che due informazioni giudiziarie sono state aperte lo scorso ottobre riguardanti i finanziamenti alle campagne elettorali del 2017 e 2022 e su presunti favoritismi. Nello specifico, un'informazione giudiziaria riguarda l'intervento delle società di consulenza nelle due campagne per le presidenziali e l'altra sull'utilizzo più in generale di queste società di consulenza da parte dello Stato.

Le due procedure vengono seguite da una commissione rogatoria di tre giudici istruttori della procura finanziaria nazionale (PNF) di Parigi.

Più specificamente, lo scopo di questa informazione giudiziaria è determinare se membri della società di consulenza McKinsey abbiano lavorato nelle campagne presidenziali di Macron in modo non dichiarato in cambio di favoritismi nell'aggiudicazione di appalti pubblici. È in un clima del genere che Macron è volato a Doha per godersi lo spettacolo calcistico di Francia-Marocco.

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