Esercitazioni militari, minacce e palloni aerostatici: tensione alle stelle tra Cina e Taiwan

Taiwan ha schierato aerei, navi e sistemi missilistici di difesa aerea in un'esercitazione dopo aver rilevato due palloni aerostatici cinesi vicino all'isola. Ira di Pechino: "Azioni separatiste"

Esercitazioni militari, minacce e palloni aerostatici: tensione alle stelle tra Cina e Taiwan
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Improvvisa escalation delle tensioni tra Cina e Taiwan. Tutto è iniziato con l'avvistamento da parte di Taipei di due palloni aerostatici cinesi vicino all'isola, che ha spinto le autorità taiwanesi a schierare aerei, navi e sistemi missilistici di difesa aerea nel corso di un'esercitazione militare. L'obiettivo delle manovre, come spiegato dal comando dell'aeronautica locale, consisteva nel testare "le procedure di risposta e di impegno delle unità di difesa aerea". Le manovre, andate avanti per circa due ore, sono state condotte anche a ridosso del primo viaggio all'estero del presidente di Taiwan, William Lai, in procinto di visitare le Hawaii e Guam, oltre alle isole Marshall, Tuvalu e Palau, tra i 12 alleati dell'isola, gli unici Paesi al mondo che riconoscono il suo governo senza aderire al principio di "un'unica Cina" caro a Pechino. La risposta del Dragone non si è fatta attendere. "Ci opponiamo fermamente all'interazione ufficiale con la regione cinese di Taiwan in qualsiasi forma. Schiacceremo con decisione qualsiasi tentativo per l'indipendenza di Taiwan", ha dichiarato ha affermato Wu Qian, portavoce del ministero della Difesa cinese.

Le esercitazioni di Taiwan

Taiwan ha fatto sapere che le esercitazioni hanno coinvolto jet e sistemi anti missile. In una nota, il comando dell'Aeronautica dell'isola ha affermato che nelle manovre sono stati dispiegati navi e sistemi missilistici, con lo scopo di "rafforzare l'efficacia complessiva delle operazioni di difesa aerea e di testare le procedure di risposta e di ingaggio delle relative forze". L'addestramento s'inserisce nel quadro delle indiscrezioni che vedono la Cina pronta a organizzare un'esercitazione militare nei pressi di Taiwan in risposta al viaggio di Lai, considerato un "ostinato promotore dell'indipendenza" di Taipei.

Lai trascorrerà due notti alle Hawaii e una notte a Guam, incontrando "vecchi amici" e "membri del think tank", ha detto ai media una fonte dell'ufficio presidenziale a condizione di anonimato. Sarà il suo primo viaggio all'estero da quando ha assunto l'incarico a maggio. I funzionari del governo di Taipei hanno già fatto tappa sul suolo statunitense durante le visite nel Pacifico o in America Latina, facendo arrabbiare Pechino, che rivendica Taiwan come parte del suo territorio. Gli Stati Uniti sono il partner più importante dell'isola e il principale sostenitore della sicurezza, ma non la riconoscono diplomaticamente.

Anche il predecessore di Lai, Tsai Ing-wen, era transitato per le Hawaii e Guam durante la sua prima visita ufficiale agli alleati del Pacifico nel 2017. Tsai aveva anche incontrato l'allora presidente della Camera degli Stati Uniti, Kevin McCarthy, in California nell'aprile 2023 durante un viaggio in America Latina, a cui Pechino ha risposto con esercitazioni militari intorno all'isola. Le tensioni tra Cina e Taiwan sono aumentate da quando Lai ha assunto l'incarico. Sia Lai che Tsai appartengono al Partito Democratico Progressista, ma Lai è stato più esplicito nella sua difesa della sovranità dell'isola e Pechino lo definisce un "separatista".

La risposta della Cina

La Cina ha contestato quelle che considera "azioni separatiste". "Ci siamo sempre opposti agli scambi ufficiali tra gli Usa e Taiwan - ha detto la portavoce del ministero degli Esteri di Pechino, Mao Ning -e a ogni forma di sostegno da parte degli Stato Uniti ai separatisti per l'indipendenza di Taiwan e alle loro azioni". Già nei giorni scorsi, quando avevano iniziato a rincorrersi notizie sul viaggio di Lai negli alleati dell'isola nel Pacifico, la Cina - che considera Lai un "pericoloso separatista" - aveva chiesto alle autorità Usa di "non consentire" al presidente di Taiwan di "transitare dal territorio statunitense".

Ricordiamo che, nelle ultime ore, l'esercito cinese aveva dichiarato di aver schierato forze navali e aeree nei pressi dello Stretto di Taiwan per monitorare e allertare un aereo da pattugliamento della Marina statunitense che stava sorvolando la zona, e denunciato gli Usa per aver tentato di "ingannare" la comunità internazionale.

La 7a flotta della Marina statunitense ha specificato in un comunicato che un P-8A Poseidon "è transitato attraverso lo Stretto di Taiwan, nello spazio aereo internazionale", avvalorando la versione cinese ma ribadendo, al tempo stesso, di avere rispettato "il diritto internazionale".

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