
Le acque dell'Oceano Pacifico sono affollatissime. Nella regione che funge da ring per lo scontro tra Stati Uniti e Cina i riflettori sono puntati sui mezzi Usa. Il Carl Vinson Carrier Strike Group è appena partito da Busan, in Corea del Sud, dopo aver effettuato una visita programmata di cinque giorni nel Paese, mentre il Destroyer Squadron (Desron) 31 è stato avvistato alle Huawai. Dei quattro sottomarini della Pacific Submarine Force due erano attivi tra Giappone e Filippine, uno in Sud Corea e l'altro in Australia. L'America Amphibious Group si aggirava intorno a Okinawa, così come altre navi da guerra operavano a sud del Giappone. Traffico intenso anche nelle citate Filippine, con la Uss Emory Land e la Uss Savannah, e in Thailandia con ben tre navi statunitensi.
Esercitazioni e operazioni congiunte: le mosse degli Usa
Di recente gli Stati Uniti sono stati impegnati nell'esercitazione Black Widow 2025 al largo delle Hawaii. La manovra ha unito sottomarini, navi di superficie e aerei in un team incaricato di tracciare e ingaggiare un sottomarino avversario simulato. "La serie di esercitazioni Black Widow è il nostro evento annuale di punta per fornire sviluppo tattico di guerra sottomarina integrata di alto livello e prontezza al combattimento. È incredibilmente prezioso lavorare tra domini diversi per fornire capacità all'avanguardia che ci rendano più capaci e più letali", ha affermato il contrammiraglio Rick Seif, comandante della Pacific Submarine Force e CTF 34.
A Guam, invece, due aerei P-8A Poseidon Usa operanti nell'ambito della CTF 72, uno della VP-16 e uno della VP-47, si sono uniti alle comunità di pattugliamento e ricognizione marittima (MPRA) della Royal Australian Air Force (RAAF), della Marina indiana (IN), della Forza di autodifesa marittima giapponese e della Marina della Repubblica di Corea (ROKN) per l'esercitazione Sea Dragon 25. Attenzione anche alla situazione nella penisola coreana. Qui Washington e Seoul hanno dato il via alle annuali esercitazioni militari congiunte Freedom Shield per rafforzare le loro capacità di difesa combinate contro le "minacce militari" nordcoreane e la crescente cooperazione militare di Pyongyang con la Russia.
Alta tensione in Corea
"L'impegno ferreo nei confronti della Corea del Sud è più forte che mai. Siamo pienamente nel Freedom Shield 2025. Ciò che stiamo facendo in questo momento è rafforzare la nostra prontezza e le nostre capacità per difendere la ROK da qualsiasi minaccia", ha affermato il colonnello Ryan Donald, portavoce delle Forze armate degli Stati Uniti in Corea (USFK).
Nel giorno dell'avvio di queste manovre, la Corea del Nord ha lanciato "diversi missili balistici" in direzione del Mar Giallo. I militari sudcoreani hanno comunicato di aver rilevato intorno alle 13.50 ora locale il lancio di "diversi missili balistici non identificati" dalla provincia di Hwanghae. Al momento non ci sono altri dettagli. Seoul si è limitata a confermare di aver "rafforzato la sorveglianza" in "stretta cooperazione con gli Stati Uniti".
I Capi di Stato Maggiore congiunti (JCS) della Sud Corea hanno spiegato che verranno svolte "esercitazioni di addestramento congiunte
sul campo in tutti i settori, dalla terra, al mare, all'aria, al cyberspazio". Le operazioni si baseranno su minacce realistiche e lezioni apprese dai recenti conflitti armati. Kim Jong Un è avvisato. La Cina pure.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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