Milano, nuovo salasso sul biglietto Atm. Insorge il centrodestra: "Inaccettabile"

Contrariamente a quanto promesso fino a giugno, il Comune di Milano ha intenzione di incrementare di nuovo il prezzo dei mezzi pubblici: si va verso i 2,30 euro di biglietto urbano da gennaio del 2024

Milano, nuovo salasso sul biglietto Atm. Insorge il centrodestra: "Inaccettabile"
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Il Comune di Milano non intende assolutamente fermarsi nella crociata a tutto spiano contro i veicoli a motore con l'obiettivo di incentivare l'utilizzo dei mezzi pubblici. Se da una parte l'annuncio (comunque non privo di aspre polemiche) di volere aumentare il costo del ticket per entrare in Area C e di volerne introdurre uno anche per l'accesso in Area B poteva comunque confermare il proseguimento "coerente" di questo percorso, dall'altra lascia tuttavia completamente sbalorditi la scelta di Palazzo Marino sul probabile (e nuovo) incremento anche del prezzo del biglietto dell'Atm, già rincarato di 20 centesimi sei mesi fa.

Un nuovo pesante rincaro per i mezzi pubblici di Milano

Lo scorso gennaio, infatti, i prezzi dei biglietti singoli urbani erano aumentati dal 10 percento, passando da 2 a 2,20 euro. Adesso, senza neanche fare concludere l'anno solare 2023, si prospetta un nuovo pesante salasso. Che porterebbe il prezzo a ben 2,30 euro. Questo - inevitabilmente - consoliderebbe l'immagine di Milano come la più cara d'Italia per quanto riguarda il trasporto pubblico. Non solo, ma verrebbero totalmente sbugiardate le dichiarazioni pubbliche del sindaco Giuseppe Sala pronunciate fino a poco più di un mese fa.

Lo scontro in Comune

Questa possibilità ha portato a un acceso scontro in Comune, dove sia l'opposizione che una parte della maggioranza hanno fortemente criticato l'operato della giunta di centrosinistra. La Lega insorge: "Inaccettabile", sostiene il capogruppo a Palazzo Marino, Samuele Piscina. Partito Democratico e Verdi hanno chiesto all'assessora ai trasporti, Arianna Censi, di scongiurare il rincaro. Proprio lei che, a fine giugno, aveva annunciato che non ce ne sarebbero stati di ulteriori. Nel frattempo, l'Agenzia di Bacino del trasporto pubblico locale della Città Metropolitana di Milano, Monza e Brianza, Lodi e Pavia - ovvero l'ente che sovrintende a programmazione, regolazione e controllo del tpl . si riunirà mercoledì per deliberare sugli aumenti Istat.

Certo: il Comune dovrebbe attingere al bilancio per trovare i 10 milioni di euro necessari a coprire il "delta" che le agenzie di trasporto chiedono per l'adeguamento Istat.

Tuttavia questi aumenti dei prezzi, che partirebbero da gennaio del 2024, potrebbero coincidere anche con l'aumento del costo del ticket per entrare in Area C e dell'introduzione di un pedaggio anche per accedere in Area B, che equivale quasi all'intero territorio del comune. Questo significherebbe, in poche parole che in qualsiasi modo uno voglia muoversi a Milano sarà costretto a pagare una cifra sempre più alta. Un discorso - comunque la si pensi - decisamente insensato.

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