Roma, Immobile e l’autista del tram indagati dopo l’incidente

Il pubblico ministero ha deciso di procedere con una super perizia per chiarire tutte le ombre sullo scontro di ponte Matteotti

Roma, Immobile e l’autista del tram indagati dopo l’incidente
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Il calciatore della Lazio Ciro Immobile e l’autista del tram Atac, l’azienda di trasporto pubblico di Roma Capitale, sono entrambi indagati per lo schianto dell'aprile scorso a Roma. Dopo l’incidente di ponte Matteotti tra la Land Rover del giocatore e il tram numero 19, avvenuto lo scorso 16 aprile, gli inquirenti non sono riusciti ancora a ricostruire in maniera esatta la dinamica dello scontro. In conseguenza del violento impatto rimasero feriti lo stesso Immobile e le figlie che erano con lui in macchina, oltre all’autista del tram Walter Mannoni e alcuni passeggeri. Ora, per fare luce sul sinistro, il pubblico ministero Giuseppe Deodato ha iscritto nel registro degli indagati sia il calciatore sia il dipendente dell’Atac alla guida del mezzo pubblico.

La super perizia

Il giudice ha deciso di procedere con una super perizia in incidente probatorio per chiarire tutte le ombre sullo scontro di ponte Matteotti. I nodi da dirimere, come riporta il Corriere della Sera, sono diversi. Prima di tutto le verifiche dovranno accertare se eventualmente uno tra Immobile e Mannoni sia passato con il semaforo rosso andando a sbattere sull’altro mezzo. In più si dovrà stabilire a che velocità viaggiavano sia la Land Rover sia il tram.

L’Atac ritiene che il calciatore procedesse sui 70 chilometri orari, superando il limite, mentre il legale di Immobile ha dichiarato che il suo assistito non andava oltre i 50 chilometri all'ora, come imposto dai cartelli stradali. Terzo punto da chiarire è il corretto funzionamento del semaforo, anche perché alcuni testimoni hanno affermato che quel giorno non sembrava sincronizzato in maniera regolare. Questa tesi, però, è stata confutata dai vigili urbani.

Respinta la richiesta di risarcimento danni

Ciro Immobile, intanto, aveva fatto richiesta di risarcimento danni per le ferite riportate dalle figlie, ma Adir, società di assicurazioni di Roma, ha respinto l’ingiunzione presentata dal legale del calciatore. La sensazione, comunque, è che siamo solo alle battute iniziali di una guerra legale che si presume sia lunga e difficile.

Solo dopo la perizia si potrà avere un quadro più chiaro di cosa sia realmente accaduto lo scorso aprile quando, solo per un caso fortuito, il violento impatto non ha prodotto danni seri alle persone che viaggiavano in auto e in tram.

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