Sono stati avviati degli accertamenti dopo il caso di choc anafilattico avvenuto a Merate, in provincia di Lecco. Sarebbe bastato un morso a una brioche alla crema per provocare un malore a una ragazza di soli 23 anni che, fino a quel momento, non aveva mai manifestato intolleranze alimentari.
I carabinieri del Nucleo antisofisticazione e sanità di Brescia intendono vederci chiaro, e hanno sequestrato la cartella clinica della giovane.
L'episodio al bar
La notizia è arrivata a pochi giorni di distanza dalla morte della 20enne Anna Bellisario, deceduta dopo 10 giorni di coma dopo aver mangiato tiramisù vegano che aveva al suo interno tracce di lattosio a cui la giovane era allergica.
A differenza della Bellisario, però, la studentessa che si è sentita male a Merate non soffriva, almeno in apparenza, di alcuna intolleranza. La 23enne si trovava in un bar con delle amiche e stava mangiando un cornetto alla crema artigianale quando ha avvertito i primi segnali di malessere: gola gonfia, difficoltà respirazione, tachicardia, pressione molto bassa.
Gli operatori sanitari di Areu, accorsi sul posto dopo la chiamata, sono riusciti a salvarla in tempo, riconoscendo le cause e trasportandola d'urgenza al pronto soccorso dell'ospedale San Leopoldo Mandic di Merate. Qui i medici le hanno sommistrato dell'adrenalina, che ha bloccato lo choc anafilattico in corso, per poi provvedere a intubarla, così da agevolare la respirazione.
La giovane si è fortunatamente ripresa, ma il suo caso, avvenuto qualche settimana fa, ha portato ancora più alla luce la problematica degli allergeni all'interno degli alimenti.
Le indagini
A distanza di giorni, i Nas hanno provveduto a sequestrare la cartella clinica della 23enne, così da avere un quadro più chiaro circa le condizioni di salute della ragazza.
Ancora non è chiaro cosa possa aver provocato la reazione allergica della giovane, che non ha dichiarato allergie alimentari o intolleranze pregresse, ma l'ipotesi più accreditata è che sia stato il cornetto alla crema a farla stare male.
Nessuna indagine ufficiale, al momento, si parla solo di verifiche. I carabinieri intendono capire cosa abbia provocato la reazione allergica.
L'alimento poteva essere scaduto, o adulterato. Per andare più a fondo nella questione, insieme alla cartella clinica della 23enne, i Nas hanno richiesto la copia di altre cartelle, almeno una trentina, tutte relative a casi di reazioni allergiche.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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