Non si sono registrati disordini o momenti di tensione con polizia e carabinieri, come si temeva fortemente alla vigilia, ma gli antagonisti che hanno partecipato al corteo per ricordare i 20 anni dalla morte di Dax hanno avuto comunque modo di esprimere la loro violenza. Appartenenti ai centri sociali hanno imbrattato con la vernice diversi palazzi lungo le strade del corteo - compresa la sede della banca Fineco - e devastato alcune pensiline dell'Atm. Una vetrina della filiale Bper di via Leoncavallo è stata infranta e vandalizzata con varie scritte in memoria dello stesso Dax e di Fausto e Iaio. Non solo: ma per tutto il percorso da piazzale Loreto a via Carlo Esterle è stata lasciata una scia di graffiti. Tra le varie scritte apparse, ci sono state: "Piantedosi al rogo", "Riapriamo le foibe", "Pagherete caro, spaccheremo tutto, Alfredo libero". Preso di mira anche un suv con targa ucraina.
Il presidio delle forze dell'ordine
Del resto, la solidarietà nei confronti di Cospito per cancellare il 41 bis (motivo per cui il terrorista è in sciopero della fame da cinque mesi) è stato uno dei cori più ricorrenti durante la manifestazione della ricorrenza del 20esimo anniversario della morte di Davide Cesare detto "Dax", ucciso da una famiglia simpatizzante la destra estrema. Per la gestione del corteo che ha ricordato anche Fausto Tinelli e Lorenzo Iannucci, detto "Iaio" - giovani del Leoncavallo ammazzati a colpi di pistola in via Mancinelli il 18 marzo del '78 - il questore di Milano, Giuseppe Petronzi, aveva disposto un dispositivo di ordine pubblico: polizia di Stato, carabinieri, guardia di finanza e polizia locale. Dalle 13.30 circa, i diversi gruppi, partendo dalle vie limitrofe, si sono recati in direzione di piazzale Loreto quale punto di concentramento per l'inizio del corteo. I singoli nuclei sono stati costantemente monitorati durante l'avvicinamento al punto di raduno. I contingenti hanno assicurato la protezione delle arterie verso il centro città e il corteo si è conseguentemente incanalato su via Costa, in direzione esterno città.
Alla manifestazione di oggi erano presenti quindi anche diversi anarchici, i quali però non hanno avuto la meglio nel portare avanti uno scontro con le forze dell'ordine. In strada anche molte sigle sindacali e numerosi centri sociali di Milano e dell’hinterland. "Davide vive in ogni casa occupata, in ogni spazio sociale occupato, in ogni piazza che rivendica diritti sociali nelle battaglie internazionaliste", hanno affermato i manifestanti poco prima della partenza del corteo quando hanno acceso fumogeni bianchi e rossi.
In via Leoncavallo, tre manifestanti sono saliti con una scaletta sul tetto del locale Capoverde con ombrelli e fumogeni per realizzare il graffito "Partizan 161". Il corteo, infine, ha poi terminato il suo percorso nell'edificio occupato nei giorni scorsi dagli antagonisti in via Oropa, strada laterale di viale Padova.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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