
Collettivi e pro-Pal al fianco in piazza, ancora una volta, con il medesimo copione: disordini e scontri con la polizia. Ovviamente con tanto di violenza nei confronti delle forze dell'ordine schierate in assetto antisommossa. Momenti di forte tensione si sono registrati in centro a Bologna, dove un corteo di manifestanti si è ritrovato sotto il Portico dei Servi per poi spostarsi in via Guerrazzi; qui il gruppo ha trovato un cordone di agenti, schierato per far sì che la cerimonia di inaugurazione dell'anno accademico dell'Università di Bologna non venisse interrotta.
I poliziotti sono stati costretti a compiere alcune cariche di alleggerimento contro gli antagonisti universitari; così i manifestanti sono stati respinti con gli scudi. E non sono tardate ad arrivare azioni di aggressività anche in occasione dell'ennesimo corteo: l'Adnkronos parla di diversi tentativi di forzare il cordone degli uomini in divisa. E il tutto - come se non bastasse - utilizzando ombrelli, bastoni e bombolette spray. Insomma, tutto tristemente noto. Chi ha preso parte alla protesta l'ha chiamata "Carnevale Precario"; non a caso c'è chi si è presentato con costumi, maschere e parrucche colorate.
Ma chi ha timbrato il cartellino in piazza? A far sentire il proprio sostegno sono stati i Giovani Palestinesi, che hanno tirato fuori dal cilindro una nuova fattispecie di accusa: il sionismo è barricato nell'aula dell'inaugurazione dell'anno accademico. E non potevano mancare le solite ammende: l'Italia manda "incessantemente" le armi al "regime israeliano"; l'università stringe accordi con Israele e "priva le studentesse di Gaza delle borse di studio che gli spettano". I ragazzi pro-Pal hanno colto l'occasione per rilanciare la mobilitazione e dare appuntamento al 5 marzo per l'assemblea pubblica dell'Intifada studentesca.
Sul proprio canale Instagram, CambiareRotta ha pubblicato un video in cui si vedono i tafferugli in corso con i poliziotti. Nel post è arrivato puntuale l'attacco ad Anna Maria Bernini: il ministro dell'Università è stato accusato di non tollerare il dissenso, la mobilitazione e la protesta, "neanche di fronte ai miliardi di tagli e la riforma del preruolo che taglieranno fuori dall'università enormi settori delle classi popolari". Da qui l'invito a costruire una "grande risposta" a quella che è stata definita un'offensiva ai danni del mondo della formazione e della ricerca.
Bernini ha bollato i manifestanti come "professionisti della protesta", rivendicando con orgoglio il lavoro svolto dal governo, dall'incremento dei fondi sulle università alle borse di studio, passando per gli studentati e i contratti di ricerca.
Poi ha ribadito di rispettare la protesta, purché sia pacifica e non diventi il pretesto per scatenare la violenza verso gli agenti: "L'importante è che non facciano male a nessuno. Le forze dell'ordine stanno facendo il loro lavoro, è troppo facile insultarli, sputargli in faccia o mettere loro le mani addosso".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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