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C’è grande attesa per la perizia medico legale approntata dall’anatomopatologa Cristina Cattaneo: il documento potrebbe dire molto di più sulla morte di Liliana Resinovich, la 62enne pensionata dalla Regione scomparsa da Trieste il 14 dicembre 2021 e ritrovata cadavere tre settimane più tardi nel boschetto vicino all’ex ospedale psichiatrico giuliano. Può darsi che i primissimi giorni della settimana prossima saranno diffusi i risultati: la perizia è stata depositata infatti all'1.40 di questa notte.
Ma intanto si affacciano indiscrezioni e ipotesi che compongono un quadro indiziario molto diverso rispetto alla prima indagine condotta dalla procura, indagine che si stava archiviando come suicidio, per poi essere riaperta come omicidio dopo le opposizioni presentate dai legali dei parenti della donna.
Si sa che con tutta probabilità Resinovich abbia perso la vita il giorno stesso della sua scomparsa. L’ipotesi che seguirebbe quando trovato nella prima autopsia come causa di morte - uno scompenso cardiaco acuto - è che la donna sia stata sottoposta a un’asfissia provocata da terzi. Questo scenario sarebbe collegato alla frattura riscontrata alla faccetta superiore della vertebra T2, una frattura sfuggita alla tac durante la prima consulenza medico legale, ma successivamente rilevata da Cattaneo. Lilly avrebbe subito inoltre una lesione allo sterno e un’altra lesione subpleurica a livello polmonare.
“Anche una piccola lesione può avere un rilevo, soprattutto in un caso come questo, in cui il ritrovamento di un corpo, scomparso il 14 dicembre e ritrovato il 5 gennaio, in circostanze e condizioni peculiari”, ha spiegato a Quarto Grado il dottor Vittorio Fineschi, consulente della famiglia Resinovich.
Gli fa eco un altro consulente dei famigliari, il dottor Mauro Bacci: “È molto difficile che una lesione vertebrale sia una lesione accidentale. Anche questa potrebbe far parte del complesso lesivo legato all’aggressione”. La presunta asfissia potrebbe essere avvenuta a seguito di una torsione, con un probabile soffocamento o strozzamento con l’avambraccio.
Intanto ci sono i risultati degli esami sperimentali condotti negli Stati Uniti: è stato trovato un germe grazie al microbiota, e questo germe può vivere solo in un ambiente particolarmente freddo. “L’analisi che abbiamo fatto con il microbiota, ma dobbiamo prenderlo sempre come tecnica sperimentale, ci dice che la signora Liliana è stata collocata nel luogo di ritrovamento non più di 12 ore prima e che probabilmente è stata congelata.
Questo confligge ancora una volta con gli esiti della prima perizia”, ha raccontato l’ex generale dei Ris Luciano Garofano, consulente di parte del vedovo Sebastiano Visintin. In altre parole, Liliana Resinovich potrebbe essere stata scongelata e spostata. Ma la grande domanda è: chi ha fatto tutto questo e perché?- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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