"Assoluta insensibilità alla vita umana". Il killer di Torremaggiore resta in carcere

Il gip ha convalidato il fermo di Taulant Malaj, reo confesso dell'omicidio della figlia 16enne e del vicino di casa, presunto amante della moglie. Il provvedimento: "Propensione al delitto come mezzo per affermarsi in famiglia"

"Assoluta insensibilità alla vita umana". Il killer di Torremaggiore resta in carcere
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Taulant Malaj, il killer di Torremaggiore, reo confesso dell'omicidio della figlia 16enne e del vicino di casa, presunto amante della moglie, resta in carcere. "Le brutali modalità di realizzazione dei fatti mostrano nell'indagato una assoluta insensibilità verso la vita umana ed una non comune propensione al delitto come mezzo di affermazione delle proprie convinzioni e come modalità di affermazione del proprio ruolo all'interno della famiglia", scrive il gip di Foggia Roberta Di Maria nell'ordinanza di convalida del fermo per il 45enne albanese.

Il gip: "Assoluta insensibilità verso la vita umana"

Una vera e propria mattanza quella che si è consumata nella palazzina di via Togliatti, a Torremaggiore (Foggia), nella notte tra sabato e domenica. Taulant Malaj, di professione panettiere, ha accoltellato la primogenita e il vicino di casa, Massimo De Santis, sulla scia di una implacabile "furia omicida". Il numero di fendenti riscontrati sui cadaveri e i contenuti video acquisiti dagli investigatori provano, secondo il giudice per le indagini preliminari, un'assoluta "insensibilità dell'indagato verso la vita umana". Gessica Malaj è stata uccisa "con non meno di 4 coltellate al torace dove hanno sede gli organi vitali" dal padre", si legge nel provvedimento di fermo a carico del 45enne albanese visionato in esclusiva dall'Agi. Mentre sul corpo di Massimo De Santis, ritenuto dal killer il presunto amante della moglie, sono state evidenziate "un numero non inferiore di 23 coltellate. E questo è un dato sintomatico - continua il gip - della furia omicida con la quale l'indagato ha agito, non lasciando sostanzialmente scampo alla vittima".

"Gessica ha difeso la madre fino alla morte"

Nella versione fornita da Malaj, poi riscontrata dagli accertamenti investigativi, Gessica avrebbe fatto da scudo alla madre nel tentativo di proteggerla dal padre. La 16enne "ha cercato con coraggio e in tutti i modi e fino alla fine di difendere la madre dalla brutale aggressione", scrive il giudice. La moglie del killer, Tefta, ha riportato numerose ferite di arma taglio . "La pervicacia con cui l'indagato si è avventato armato di un coltello sulla moglie - si legge ancora nel provvedimento - era tale da poterne cagionare la morte".

"Concreto pericolo di fuga"

Secondo il gip di Foggia Roberta Di Maria Taulant Malaj "potrebbe fuggire in Albania". Per questo motivo, oltre ai fatti già accertati, il 45enne resta in carcere.

"L'indagato è nato in Albania - conclude il giudice -dove possiede un'abitazione e pertanto ivi avrebbe potuto rientrare nell'immediatezza dei fatti e potrebbe anche farlo se rimesso in libertà per sottrarsi alle conseguenze giudiziarie della sua condotta. E' allora concreto e forte il pericolo che possa darsi alla fuga recandosi all'estero o facendo ritorno in patria".

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