"Dacci i soldi", poi il massacro a Valbrembo. Muttoni ucciso per 50 euro

I due giovani fermati per la morte di Luciano Muttoni si erano muniti di scacciacani e passamontagna per la rapina. Rispondono dell'accusa di omicidio premeditato

"Dacci i soldi", poi il massacro a Valbrembo. Muttoni ucciso per 50 euro
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Sarebbe stato ucciso per 50 euro e una vecchia Volkswagen Golf Luciano Muttoni, il 57enne trovato senza vita domenica mattina nella sua abitazione al piano terra di via Rossini 6E a Valbrembo, in provincia di Bergamo. I due 24enni fermati per il delitto, Francesco De Simone e Mario Vetere, il primo italiano e l'altro di origini polacche, hanno confessato e fornito versioni concordanti su quanto accaduto. Entrambi sono in stato di fermo con l'accusa di omicidio premeditato. L'aggravante della premeditazione viene loro contestata poiché avrebbero pianificato la rapina, munendosi anche di una pistola scacciacani e un paio di passamontagna.

La ricostruzione

Come riporta il Corriere della Sera, De Simone aveva conosciuto Muttoni, affittacamere dell'appartamento incriminato, perché aveva dormito a casa sua almeno un paio di volte nell'ultimo mese. Il ragazzo ha raccontato ai militari del nucleo investigativo di Bergamo di aver notato che il 57enne aveva diverso denaro contante nel portafogli e di aver pensato di rapinarlo. Quindi ha contatto il polacco per mettere a segno il colpo. I due sarebbero arrivati in treno a Ponte San Pietro venerdì sera, attorno alle 21.30, e poi avrebbero raggiunto Valbrembo a piedi. Prima di introdursi nell'abitazione della vittima, che non chiudeva mai la porta a chiave, hanno indossato i passamontagna. Una volta dentro, hanno minacciato Muttoni con la scacciacani: "Dacci i soldi", gli avrebbero intimato. L'uomo, però, ha reagito e sarebbe nata una colluttazione. Secondo la ricostruzione dei militari, De Simone avrebbe colpito alla testa il 57enne con il calcio della pistola, mentre il complice gli avrebbe sferrato due pugni al volto. A quel punto la vittima si sarebbe accasciata. "Dacci anche le chiavi dell'auto", sarebbe stata l'altra richiesta. Quindi gli aggressori avrebbero continuato a sferrare calci e pugni, fino a quando l'uomo ha smesso di respirare.

Come sono stati catturati i due indagati

Dopo il massacro, i due si sono dileguati a bordo della Golf di Muttoni. Le telecamere di sorveglianza cittadina hanno ripreso la scena: De Simone ha accompagnato Vetere alla stazione, poi si è disfatto del giubbotto insanguinato e della scacciacani in un bosco a Ponte San Pietro. Quella stessa sera, come è emerso dalle indagini, il 24enne ha raggiunto gli amici a Monza con l'auto rubata. Il giorno seguente, durante un'uscita serale, si è imbattuto casualmente in un controllo dei carabinieri. Quando i militari gli hanno chiesto conto della vettura, lui si è giustificato dicendo di averla trovata in stazione a Bergamo con le chiavi inserite nel quadro. A quel punto, la macchina è stata sequestrata e le quattro persone denunciate per ricettazione. Le successive indagini sull'omicidio hanno mostrato - grazie alle immagini estrapolate dai video e dai controlli incrociati - che il presunto autore del delitto era proprio il 24enne alla guida del veicolo rubato. Raggiunto a Monza dai carabinieri del Nucleo investigativo di Bergamo, De Simone ha confessato l'omicidio, precisando di aver agito a scopo di rapina e di aver colpito la vittima solo in seguito a un tentativo di reazione.

Successivamente è stato fermato anche il complice polacco. Anche lui ha ammesso le proprie responsabilità. Nelle prossime ore saranno interrogati dal gip, mentre è stata fissata per domani l'autopsia sul cadavere del 57enne.

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