Il dirupo, i 15 sms al compagno poi la terribile fine. "Lui l'ha lasciata morire lì"

Ilia Batrakov, 41enne russo, si trova in carcere a Ischia con l'accusa di maltrattamenti. Secondo gli investigatori ha ignorato le richieste d'aiuto della compagna, morta dopo una notte di agonia in un dirupo

Il dirupo, i 15 sms al compagno poi la terribile fine. "Lui l'ha lasciata morire lì"
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È morta di stenti Marta Maria Ohryzko, la 32enne ucraina trovata senza vita in un dirupo a Ischia domenica mattina, dopo una lenta e inesorabile agonia. Il compagno, Ilia Batrakov, un 41enne russo, ha ignorato gli sms della donna che chiedeva aiuto. "Confermo di aver ricevuto da Marta chiamate alle quali volontariamente non ho risposto. Ero stanco dei suoi comportamenti e volevo che la relazione avesse fine", ha ammesso l'indagato ai carabinieri. Ora si trova in carcere con l'accusa di maltrattamenti. Secondo gli investigatori, in più di un'occasione avrebbe alzato le mani sulla convivente e minacciato di morte i suoi familiari: "Ucraini di mer..., dovete morire", diceva loro.

I 15 messaggi al compagno

Intorno alle 3 del pomeriggio di sabato, Marta è precipitata accidentalmente in un dirupo mentre percorreva un sentiero di campagna in località Barano d'Ischia. Un brutta caduta che non le ha permesso di rialzarsi, ma aveva con sé il cellulare. Così ha pensato di contattare il compagno affinché la soccorresse. Gli ha inviato sette sms e fatto otto telefonate, tra le 15.27 e le 21.14. "Perdonami per tutto, aiutami per favore", uno dei messaggi. Ma il 41enne ha totalmente ignorato le richieste d'aiuto. Non solo, ha fatto anche di peggio.

"Starai nel dirupo questa notte"

A tarda sera Batrakov si è recato dove si trovava la 32enne, a pochi metri dal camper in cui vivevano. L'ha vista, si è chinato verso di lei e le ha parlato. Poi si è rialzato ed è andato via dicendole che l'avrebbe lasciata lì, nel dirupo, per tutta la notte. "Sono andato a dormire", racconterà poi ai carabinieri. Al mattino, domenica, è ritornato sul posto ed ha constatato che la ragazza non dava più segni di vita. A quel punto ha allertato le forze dell'ordine e informato i familiari di lei.

Arrestato per maltrattamenti

Marta è morta tra la sterpaglia dopo una lenta e dolorosa agonia. Batrakov è stato raggiunto da un provvedimento di fermo della Procura di Napoli. Le accuse che gli vengono contestate non riguardano il decesso della donna, bensì i precedenti maltrattamenti. Sembra che la relazione tra i due fosse molto tormentata, per certo lui malmenava la compagna.

In una occasione l'aveva spinta su un fuoco accesso, provocandole ustioni di secondo grado a glutei, braccia e gambe. I referti medici comprovano le molteplici violenze subite dalla vittima. Ma lei ha sempre avuto paura di denunciarlo. Forse, se lo avesse fatto, si sarebbe salvata.

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