Giù dalla H di Hollywoodland. Lo strano suicidio della diva in ascesa

La storia di Peg Entwistle, l'attrice morta suicida nel 1932 per essersi gettata dalla H della scritta Hollywoodland

Giù dalla H di Hollywoodland. Lo strano suicidio della diva in ascesa
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Quello di Peg Entwistle non è un nome noto agli annali del cinema, se non per la sua tragica fine. Peg era una promettente attrice di origine gallese ma la sua vita si è interrotta prima del compimento dei suoi 24 anni, distrutta dalle logiche crudeli dello showbiz.

Chi era Peg Entwistle

Come scrive la Bbc, Millicent Lilian Entwistle detta Peg nasce il 5 febbraio 1908 a Port Talbot. Ma nel 1912 i genitori si separano e lei segue il padre Robert - direttore di scena in un teatro - negli Stati Uniti, a New York, dove l’uomo si risposa. Peg studia recitazione e a 17 anni fa il suo debutto. È molto brava, tanto da essere accettata nel New York Theatre Guild e calcare le scene fino al 1932 a Broadway. Si dice che la sua interpretazione in “The Wild Duck” abbia entusiasmato una giovanissima spettatrice molto speciale, Bette Davis, che disse: “Dovevo essere un’attrice... esattamente come Peg Entwistle”.

Se la carriera teatrale di Peg andava bene, lo stesso non si poteva dire del cinema. La giovane donna si trasferisce infatti a Beachwood Drive, una zona di Los Angeles, dallo zio Harold nel 1932. Nel 1921 la matrigna era morta a causa di una malattia e nel 1922 era morto anche il padre Robert, come riporta FaroutMagazine, investito da un’auto nel centro di New York.

A Los Angeles purtroppo Peg non inanella successi come era accaduto a New York. L'unica parte significativa la ottiene con la Rko in “Thirteen Women”, uno dei primi esperimenti di coralità femminile nella settima arte, ma il suo ruolo viene pesantemente tagliato e la pellicola è un flop al botteghino, per cui il contratto di Peg non viene rinnovato.

Neppure la vita sentimentale va bene. Nel 1927 sposa il collega Robert Lee Keith, che le avrebbe tenuto nascosto un precedente matrimonio e l’esistenza di un figlio. Così nel 1929 la coppia divorzia.

Il suicidio

Il 16 settembre 1932 Peg dice a suo zio Harold che sarebbe uscita con degli amici, con i quali avrebbe avuto appuntamento di fronte a un drugstore. Ma in realtà l’attrice non aveva nessun appuntamento: si inerpica sul Mount Lee che ospita la scritta Hollywood - all’epoca e fino al 1949 era Hollywoodland - sale sulla H, che ha un’altezza di 15 metri, con una scala da operaio, e si getta nel dirupo, da un’altezza quindi di quasi 43 metri.

Il giorno dopo un’escursionista ritrova una scarpa, un cappotto e una borsa. Affacciandosi dal dirupo scorge il corpo. Così fa un fagotto con gli indumenti di Peg e li lascia sull’ingresso di una sede della polizia di Los Angeles. Nella borsa c’è un biglietto di addio con le sue iniziali: “Temo di essere una codarda. Mi dispiace per tutto. Se l’avessi fatto molto tempo fa, avrei risparmiato molto dolore”.

La polizia non conosce l’identità della donna nel dirupo: i tabloid, come si legge su HollywoodSign, la soprannominano “The Hollywood Sign Girl”. È è lo zio Harold che, riconoscendo le iniziali e sapendo del periodo difficile affrontato da Peg, comprende che è la nipote. Alla polizia zio Harold spiega che Peg era affetta da depressione, anzi per la precisione parla di un’“intensa angoscia mentale” legata alla carriera e all’amore. L’attrice, rivela l’autopsia, è morta a causa delle fratture multiple al bacino.

Un simbolo e una “maledizione”

Poco dopo il corpo di Peg viene cremato e le sue ceneri inviate in Ohio, dove era sepolto il padre. L’attrice ha avuto una targa commemorativa al cimitero solo nel 2010, quando è partita una campagna di sensibilizzazione su Facebook. Peg è oggi il simbolo della crudeltà dell'industria dello spettacolo.

Ci sono due leggende legate a Peg. Secondo qualcuno il suo fantasma infesterebbe la zona della scritta Hollywood, spargendo un profumo di gardenia. Secondo un altro mito, il giorno dopo il suicidio a Peg sarebbe giunta una lettera in cui le veniva offerto un ruolo dalla Beverly Hills Playhouse: avrebbe dovuto interpretare il ruolo di una donna spinta al suicidio.

Ma anche a coloro che furono vicini in qualche modo a Peg non andò benissimo. Come detto, la matrigna e il padre scomparvero prematuramente.

Tuttavia anche il figlio avuto da precedente unione dell’ex marito di Peg si suicidò, a causa di una depressione legata a una malattia e vicissitudini famigliari: era l’attore Brian Keith, che nella serie “Tre nipoti e un maggiordomo” interpretava uno dei protagonisti, lo zio Bill.

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