I vestiti da donna nel rudere: continuano le ricerche di Daniela Ruggi

Sono stati trovati dei vestiti in un rudere: ci si chiede se appartengano alla scomparsa Daniela Ruggi. Interrogato un amico della donna

Screen "Chi l'ha visto?"
Screen "Chi l'ha visto?"
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Proseguono le ricerche di Daniela Ruggi, la 31enne che viveva nella frazione di Vitriola e che risulta scomparsa dal 18 settembre 2024, ovvero da quando è stata riportata a casa dal pronto soccorso dopo un piccolo malessere senza conseguenze. Le ricerche si stanno svolgendo anche nei boschi dei dintorni, grazie a carabinieri, vigili del fuoco, protezione civile con cani molecolari e droni: poco distante dal cimitero, in un rudere sono stati trovati degli abiti da donna della taglia di Ruggi, ma ancora non è dato sapere se appartengano effettivamente a lei.

Di Daniela Ruggi si sa che sia una donna fragile: nell’ultimo periodo diceva che voleva incontrare un uomo e sposarsi, e aveva iniziato a vestirsi in maniera succinta, tanto che i vicini erano preoccupati che questo la esponesse a dei pericoli. Viveva in una vecchia casa di famiglia, in cui però non aveva disponibilità d’acqua a causa di una perdita: per questo andava a prendere l’acqua da una fontana pubblica, oppure qualche amico le dava la possibilità di fare la doccia o lavatrice in casa propria. Qualcun altro la aiutava offrendole il pranzo. E in effetti Daniela Ruggi aveva tanti conoscenti, anche nei paesi limitrofi, come Sassuolo, dove peraltro sarebbe stata avvistata.

Ieri sera è stato interrogato dai carabinieri Domenico Lanza, detto “lo Sceriffo”, un conoscente della giovane, ritenuto persona informata sui fatti. Nell’auto dell’uomo è stata ritrovata della biancheria intima forse appartenente a Daniela: Lanza sarebbe stato avvistato mentre faceva acquisti con la donna. La preoccupazione sale, perché di Ruggi non si hanno notizie da due mesi e mezzo.

Secondo me, qualcuno se n’è approfittato e l’ha caricata da qualche parte, o d’accordo con lei non lo so. Mi auguro che sia viva”, ha detto suo zio Ugo a “Chi l’ha visto?”. Uno dei dettagli più insoliti è che Daniela Ruggi, che non si separava mai dal telefono, l’abbia lasciato a casa. In possesso della donna c’erano 3 schede sim, ma anche ai gestori telefonici risultano tutte e tre non raggiungibili.

Per Daniela Ruggi si è mobilitato anche il sindaco Maurizio Paladini di Montefiorino, il comune di cui fa parte la frazione Vitriola, lo stesso comune che aveva preso in carico Ruggi attraverso i servizi sociali. “Più passa il tempo e più aumentano le preoccupazioni per la sorte di Daniela e l’inquietudine accompagna il dubbio di avere tralasciato qualcosa che avremmo potuto fare per il suo bene.

È nostro dovere collaborare per scoprire la verità sfuggendo a inutili protagonismi, coltivando la speranza che tutto si risolva positivamente e raccontando, se ci viene richiesto, quello che conosciamo, evitando pettegolezzi, illazioni, supposizioni o ‘il sentito dire’ ,consapevoli che in gioco ci sono persone e famiglie con la loro dignità e i loro sentimenti”, ha scritto il primo cittadino su Facebook.

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