Omicidio Paganelli, Dassilva rimane in carcere: per il Riesame c'è "pericolo di fuga"

Il Tribunale del Riesame si è pronunciato a sfavore della scarcerazione per Louis Dassilva, indagato per l’omicidio di Pierina Paganelli

Screen "Chi l'ha visto?"
Screen "Chi l'ha visto?"
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Louis Dassilva resta in carcere. Lo ha deciso il Tribunale del Riesame di Bologna, confermando così la custodia cautelare, con l’ordinanza firmata dal gip Vinicio Cantarini, per il vicino di casa di Pierina Paganelli, attualmente indagato per l’omicidio della donna, avvenuto a Rimini il 3 ottobre 2023. Louis era stato posto in custodia cautelare per il presunto rischio di fuga: l’uomo, di origine senegalese, ha infatti un “biglietto aereo aperto” per tornare dai suoi cari. Tuttavia, da quando con altre tre persone era stato attenzionato dagli inquirenti a seguito del delitto, aveva rinunciato già a un viaggio verso il Senegal organizzato per il Natale 2023.

L’opinione pubblica è molto divisa su Dassilva. Gli inquirenti ipotizzano che il suo movente possa essere rintracciato nella relazione extraconiugale passata con Manuela Bianchi, nuora di Pierina e un’altra tra i quattro attenzionati, oggi anche parte lesa. L’unica presunta prova contro il senegalese è però una ripresa molto confusa registrata alle 22.17 del 3 ottobre da una telecamera di videosorveglianza nei pressi di via del Ciclamino, dove si trova il condominio in cui è avvenuto il delitto: il filmato inquadra un uomo a ridosso dell’orario presunto dell’omicidio e secondo gli inquirenti quell’uomo potrebbe essere Louis.

Chi difende Dassilva ha però sollevato diversi dubbi su quella prova. Era stato indicato infatti un altro vicino di casa che in effetti, secondo la testimonianza della moglie, sarebbe uscito a quell’ora il giorno del delitto: l’uomo, le cui generalità non sono state diffuse, ha però affermato di non riconoscersi nel video. L’altezza tra il condomino ignoto e Dassilva presenterebbe anche una bella differenza: 1,72 metri contro 1,84 metri. E avrebbero indossato quella sera magliette di colore diverso.

Come riporta il Resto del Carlino, gli inquirenti si sono avvalsi dell’intelligenza artificiale per le analisi del filmato, che avrebbero sottolineato la corrispondenza con Louis. Tuttavia ieri, nella trasmissione Ore 14, Roberta Bruzzone, consulente per la difesa di Dassilva, ha mostrato come una telecamera di quel tipo renda impossibile comprendere i colori effettivi di una figura ripresa, facendo virare tutto verso il bianco, compresi i colori della maglietta e colore della pelle.

Nei giorni scorsi era stato inoltre mostrato in diversi programmi tv un altro filmato di videosorveglianza pomeridiano, che avrebbe contraddetto quanto dichiarato nelle interviste da un'altra persona attenzionata, Loris Bianchi, fratello di Manuela, che

la sera del delitto sarebbe stato a casa della sorella. Ma non è detto che le dichiarazioni rese nelle interviste siano effettivamente le stesse fatte agli inquirenti, le sole che contano al momento ai fini dell’indagine.

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